Per le feste, Cia stima una spesa media pro-capite di 160 euro: il 50% è legata al cibo

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Per le festività natalizie 2022 Cia-Agricoltori Italiani stima una spesa media pro-capite di 160 euro, un 8% in meno rispetto allo scorso anno. La causa? I rincari dell’energia spinti dalla guerra in Ucraina e l’alto valore dell’inflazione. Gli acquisti preferiti dai consumatori sono i doni utili: in particolare quelli legati al cibo che arrivano al 50% del totale speso. A spiccare è il tradizionale cesto con le eccellenze agroalimentari del territorio, seppure meno consistente come quantità di prodotti scelti. Tra le primizie tipiche e locali del Made in Italy quelle più gettonate vedono in testa il vino, gli spumanti, i panettoni e i torroni, seguiti da salumi, conserve, olio extravergine di oliva, miele, formaggi. Per una spesa complessiva compresa tra i 600 e i 650 milioni di euro. Cambiano anche i modi di acquistare. Molte persone – un più 10% rispetto al passato – per lo shopping delle feste scelgono le botteghe e i mercatini degli agricoltori, che assicurano la qualità a un prezzo equo. In prima fila ci sono sempre le aziende Cia associate al marchio dell’organizzazione agricola “La Spesa in Campagna”.

 

La “Spesa in Campagna” in provincia di Cuneo

Gli associati Cia in provincia di Cuneo che aderiscono a “La Spesa in Campagna” rappresentano l’intero territorio e tutti i comparti tipici: vino; castagne; nocciole; formaggi; carne; latte; frutta; verdura e altro ancora. In alcuni casi offrono anche i servizi di agriturismo e di fattoria didattica. Le aziende del circuito rispettano regole precise e severe. E’ prevista anche la loro disponibilità a sottoporsi a verifiche che, secondo i principi del controllo partecipato, sono aperte ai rappresentanti delle associazioni dei consumatori. I prodotti si possono acquistare attraverso i punti vendita in azienda, nei mercati contadini allestiti con l’intervento diretto di Cia e nelle fiere e manifestazioni in cui l’organizzazione agricola è presente attraverso gli spazi dei propri imprenditori. Le isole della “Spesa in Campagna” sono riconoscibili dagli stand verdi con il marchio Cia.

“L’attività di vendita diretta da parte degli agricoltori – afferma il direttore provinciale di Cia Cuneo, Igor Varrone  – è sempre stato uno degli elementi più incisivi e importanti della nostra economia rurale. Abbiamo strutturato le attività delle aziende associate con “La Spesa in Campagna” per valorizzare i territori, la filiera corta e la qualità degli alimenti”.

Quali sono gli obiettivi del percorso? “Favorire le relazioni dirette tra agricoltori e consumatori, così da far conoscere la storia delle eccellenze di qualità e delle persone che le hanno prodotte; quindi, offrire la possibilità di ammirare i luoghi da cui provengono e, infine, garantire prezzi giusti che tengano conto solo dei processi di coltivazione o di allevamento e non dei passaggi intermedi della filiera”.

 

Per conoscere le aziende associate

Per conoscere le aziende associate a “La Spesa in Campagna” della “Granda” basta collegarsi al sito www.laspesaincampagna-cuneo.it oppure contattare Cia Agricoltori Italiani alla sede provinciale di Cuneo (0171 67978; info@laspesaincampagna-cuneo.it).

 

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