Ottimi segnali per l’export piemontese, la ripresa acquista velocità

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La ripresa economica, dopo i segnali di miglioramento di marzo, sta acquistando velocità e coinvolge settori e territori che nei mesi scorsi avevano manifestato maggiore incertezza. Segnali positivi arrivano dall’indagine congiunturale trimestrale, realizzata a giugno da Confindustria Piemonte e dall’Unione Industriale di Torino.

Tutti gli indicatori registrano un buon progresso, rispetto a marzo, sia nel manifatturiero sia nel terziario.
Le 1.200 imprese del campione si attendono, per i prossimi mesi, una crescita di attività e ordini: i saldi complessivi riferiti a produzione e ordinativi migliorano di oltre 10 punti percentuali, dopo i 17-18 punti guadagnati a marzo. Molto significativa l’accelerazione dell’export, dopo un lungo periodo di difficoltà. Diminuisce il ricorso alla cassa integrazione, che sta ritornando su livelli fisiologici, aumenta la quota di imprese che hanno in programma investimenti significativi. In ulteriore salita il tasso di utilizzo di impianti e risorse, tornato sui valori medi di lungo periodo. Si rafforzano anche le attese delle imprese di minori dimensioni (sotto i 50 addetti), anche se gli indicatori sono meno positivi.
“Dopo quindici mesi finalmente stiamo parlando di ripartenza. Superata l’emergenza, ora è il momento di dare a questa fase espansiva delle basi solide che la rendano sostenibile anche nel medio e lungo periodo. Questa crisi ci ha insegnato a collaborare: lavoratori, imprese e istituzioni”, commenta il presidente dell’Unione Industriake, Giorgio Marsiaj.
“L’indagine ci permette di guardare con fiducia ai prossimi mesi. Oggi abbiamo gli strumenti per trasformare la ripartenza in ripresa”, sottolinea Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte.

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