Onore ai vincitori a Bra, ma adesso rivedano l’insensato progetto per la nuova scuola

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Il ballottaggio braidese ha dato l’esito ampiamente atteso. La sorpresa non è stata la vittoria di Gianni Fogliato nello scontro diretto con Annalisa Genta, ma la vera e propria frana subita dalla Lega al primo turno delle comunali nei confronti dell’esito delle europee. L’elettore ormai, del tutto legittimamente, utilizza le cartucce delle schede elettorali per individuare bersagli diversi a seconda del tipo di consultazione. Sta di fatto che una città con il cuore politicamente a destra premia di gran lunga un sindaco di centrosinistra. A parte le evidenti miopie del centrodestra, che ha creato da solo le premesse della sconfitta, è opportuno individuare alcuni punti di forza dei vincitori.

Prima di tutto il profilo del candidato sindaco, amministratore di vecchia data, ben introdotto nel mondo cattolico e in quello dell’associazionismo, ambienti in cui la rivale, neofita della politica, non aveva grandi entrature.

Secondo, il ruolo del partito guida della coalizione, il Pd, che è riuscito a dare all’elettorato un segno di grande unità interna, in netto contrasto con le vicende nazionali, dove si presenta invece sempre segnato da scandali e divisioni che l’hanno portato più volte al limite dell’implosione.

Terzo, il forte radicamento delle liste civiche del centrosinistra, che già esprimevano amministratori e consiglieri, e che non sono sembrate costruite ad hoc per l’evento elettorale, come in alcuni casi per le altre coalizioni.

Quarto, da non dimenticare, un quadro complessivo positivo dei dieci anni di amministrazione Sibille, anche se un po’ con il freno a mano nella fase finale. Dunque perché cambiare?

In ogni caso alcune questioni di rilievo si presentano alla nuova Amministrazione sin dai primi giorni dall’insediamento. Ne segnaliamo solo un paio. Il primo è la revisione dell’insensato progetto per il polo scolastico di via Trento e Trieste. Su questo il centrodestra e Panero hanno ragioni da vendere. Chiunque attraversi a piedi, in bici o in auto la città dovrebbe comprendere le conseguenze di un ulteriore intasamento della zona. Altro punto nevralgico è la raccolta rifiuti. Sarà pur vero, come annuncia trionfalmente l’ufficio stampa del Comune, che ”schizzano i dati della differenziata a Bra”, ma è altrettanto evidente che qualche revisione su tempi e modalità di raccolta sarà più che opportuna.

Un ultimo riferimento: le numerose iniziative braidesi appaiono ormai consolidate, ma anche un po’ ripetitive. Serve uno sforzo di fantasia per individuare un nuovo evento di grande rilevanza.

In ogni caso auguri a tutti di buon lavoro. Di certo non mancherà.

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