ASTI – La procura di Asti ha presentato al giudice per le indagini preliminari una richiesta di giudizio immediato nei confronti di Piero Pesce, accusato di omicidio pluriaggravato per l’uccisione del figlio Valerio. Era il 23 novembre del 2022 quando il ragazzo venne ucciso con diverse coltellate.
L’autopsia permise poi di riscontrare oltre cento ferite sul corpo della vittima. Pesce confessò in sede di interrogatorio. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, l’omicidio sarebbe stato determinato dalle problematiche di natura economica relative alla tabaccheria di Alba acquistata da Piero Pesce e gestita dal figlio.
Quel giorno il padre, dopo avere ucciso il figlio, aveva provato a togliersi la vita, non riuscendoci. Fu infine lui stesso a chiamare i carabinieri.
All’imputato viene contestato l’omicidio aggravato dalla premeditazione e della minorata difesa, perché il figlio venne ucciso mentre dormiva, nel suo letto. Non potrà essere chiesto il giudizio abbreviato. Pertanto, in caso di accoglimento, il processo verrà celebrato davanti alla Corte d’Assise di Asti in data ancora da stabilirsi.