Oasi Giovani ha un direttore generale

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Cambiamenti nell’organigramma di Oasi Giovani. L’ente benefico ha ora un direttore generale, figura ricoperta da Anna Ponzio. L’annuncio è stato dato nel corso dell’annuale assemblea dei soci, al Pantheon dei Benefattori. 

 

In Oasi Giovani dal 2000, Ponzio si è sempre occupata di aspetti organizzativi ed educativi a tutto tondo. Tre anni fa, il suo ruolo di “Coordinatrice educativa” si era trasformato in “Coordinatrice educativa ed organizzativa”.

Secondo il nuovo organigramma, diversi i settori che le saranno in staff: il tavolo di coordinamento operativo Rda, l’area amministrazione, l’area comunicazione, marketing e fundraising, e poi il progetto Oceano, la sartoria ed i progetti di trasformazione alimentare e agricoltura sociale.

Il direttore generale – incarico rinnovabile e di durata pari a quella del Consiglio di Amministrazione – collabora strettamente con il Presidente ed ha la responsabilità di provvedere all’attuazione degli indirizzi assunti dal Consiglio di Amministrazione, al quale relaziona sull’attività svolta. 

«Il percorso di analisi portato avanti con l’agenzia “On!”, nell’ambito del finanziamento della Compagnia di San Paolo, ha evidenziato alcuni aspetti organizzativi che era importante stabilire in modo più preciso – spiega il presidente di Oasi Giovani Gianfranco Saglione –. Il Cda ha dunque definito meglio l’organizzazione interna del nostro ente dando una responsabilità maggiore ad una figura di direttore generale, ruolo che è stato assegnato ad Anna Ponzio. Siamo certi di aver affidato l’incarico ad una persona che da anni si dedica ad Oasi Giovani con serietà e dedizione: la sua nomina vuole essere anche un riconoscimento per il lavoro svolto fino ad ora».

«Sono onorata per la fiducia che è stata riposta in me – afferma Anna Ponzio –. All’inizio, quando sono arrivata, Oasi era una realtà più piccola, poi dal 2016 sono partite nuove attività e progettazioni. È un compito che mi sta a cuore: cercherò di affrontarlo con serietà e impegno, puntando ad aumentare il senso di comunità e partecipazione».

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