“Non c’è agricoltura se non c’è acqua” l’allarme di Confagricoltura Piemonte

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Ha avuto luogo lunedì 20 marzo, l’incontro presso la sala consiliare della Provincia di Asti in cui si è stata presentata ufficialmente la nuova programmazione del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Piemonte. La presentazione è stata tenuta dal direttore del settore Agricoltura e Cibo Paolo Balocco e ha visto gli interventi del vicepresidente regionale Fabio Carosso e degli assessori all’Agricoltura Marco Protopapa e ai Trasporti e alle Infrastrutture Marco Gabusi.
La nuova programmazione, entrata in vigore dal 1° gennaio, contiene una dotazione finanziaria di 756 milioni di euro, fondi europei assegnati dal Ministero delle Politiche Agricole e destinati a: giovani imprenditori, irrigazione, agroambiente, biologico, zootecnia e benessere animale, apicoltura, innovazione e formazione. Un documento atteso, che arriva con due anni di ritardo a causa della pandemia e che si presenta rinnovato già a partire dal nome: non più PSR, ma CSR, ovvero, Complemento di Sviluppo Rurale.

 

Durante l’incontro è stata data particolare attenzione al problema della siccità: “cercheremo di arginare questo problema e trovare soluzioni efficaci – hanno affermato i vertici regionali – dobbiamo essere pronti con nuovi sistemi di irrigazione e di coltivazione con nuovi invasi per lo stoccaggio e la gestione dell’acqua”. “La nuova programmazione – concludono i vertici regionali – prevede un’importante dotazione anche per quanto riguarda i giovani affinché non lascino le nostre terre e scelgano l’agricoltura come lavoro per far crescere il nostro territorio. Per incentivare l’ingresso dei giovani il CSR prevede un investimento di 43 milioni di euro”.
Per quanto riguarda infine il comparto vitivinicolo, settore di punta dell’Astigiano, molte risorse saranno dedicate alla ricerca e alla sperimentazione, per prevenire problemi annosi come la flavescenza dorata. All’incontro di lunedì era presente anche la Confagricoltura di Asti con il direttore Mariagrazia Baravalle e del consigliere Cristina Bello.

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