No green pass: sale la protesta anche ad Alba in Piazza Garibaldi

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ALBA – Circa 200 persone hanno aderito all’invito del comitato spontaneo “Liberté” per prendere parte alla manifestazione “No Green Pass”: atto di mobilitazione e protesta contro l’entrata in vigore del documento che, dal 6 agosto scorso, prevede controlli e accessi condizionati al possesso del lasciapassare rilasciato ai vaccinati anti Covid, a chi ha superato la malattia e a chi è risultato negativo al tampone molecolare. L’intervento d’apertura, del consigliere comunale cuneese Beppe Lauria, ha riassunto i temi e le motivazioni già proposti nel capoluogo provinciale, a Saluzzo, Fossano e in altri centri della Granda. Durissima la contestazione, sia sul piano del metodo quanto dei contenuti, espressa nei confronti del Green Pass in quanto strumento “utilizzato da un governo determinato ad ottenere l’obbligo della vaccinazione senza assumersi la responsabilità di affrontarne gli effetti avversi gli eventi mortali”.

“Il metodo imposto dal governo e da questo Stato dispotico – hanno sottolineato Beppe Lauria e Alessandro Balocco – è il vecchio e sempre valido divide et impera: creare un pregiudizio sfavorevole per emarginare e screditare di non si allinea al ricatto imposto attraverso lo strumento del Green Pass e, in generale, alla narrazione della pandemia così come trasmessa dalla televisione e affidata alla carta stampata”.

Molti applausi hanno segnato i passaggi dedicati al tema della vaccinazione dei bambini.

“Vogliono introdurre l’obbligo vaccinale per i minori. Una scelta molto pericolosa a fronte delle possibili reazioni avverse che questi vaccini – che noi stiamo sperimentando come cavie – avranno decenni di tempo per provocare sui bambini. Giù le mani dai bambini. E’ scandaloso che oggi non sia qui con noi nessuna sigla sindacale: qui stiamo contestando un progetto che utilizza la pandemia in modo strumentale per tagliare posti di lavoro e ridurre i nostri diritti, prima di tutto la nostra libertà e successivamente quelli che ci garantisce la Carta Costituzionale”.

 

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