ALBA – Fino al prossimo 19 settembre il Palazzo Banca d’Alba ospiterà la mostra “Neurocromie: ai confini del sé perduto”, di Giancarlo Giordano con la curatela di Anna Cavallera. Giordano, autodidatta appassionato d’arte da sempre, i suoi punti di riferimento sono stati: Rouault, Permeke, Munch, Bacon e Freud.
Per 23 anni ha convissuto con la rassegnazione dell’uomo prigioniero, lavorando in un ospedale psichiatrico. La sua opera artistica è stata accolta con interesse sia dalla critica artistica italiana che da quella internazionale.