Nel weekend di Ognissanti, record di ingressi al Wimu di Barolo

0
29

Record di ingressi giornalieri per il WiMu, un fine settimana con numeri che superano le performance del 2019 e una stagione che sta recuperando il terreno perduto nei mesi del lockdown. Per i castelli della Barolo & Castles Foundation – Barolo, Serralunga, Magliano Alfieri e Roddi – il weekend dei Santi appena concluso segna il passo di un’annata turistica che si sta rivelando d’oro.

Il dato più significativo arriva da Barolo, dove nella sola giornata di domenica 31 ottobre il Museo del Vino ha registrato 1.344 visitatori, in assoluto il numero più alto dall’apertura del Museo avvenuta il 13 settembre 2010. In generale per il WiMu l’ultimo fine settimana di ottobre è stato il migliore di sempre, con l’intero mese che segna +69,5% rispetto a ottobre 2020 (periodo che avrebbe poi subito il brusco stop per lo scoppio della seconda ondata di pandemia), ma soprattutto +20,25% rispetto a ottobre 2019, rafforzando un trend cominciato nel luglio scorso, con un numero di ingressi sempre migliore del mese corrispondente di due anni fa.

Anche il castello di Serralunga chiude il mese di ottobre segnando +72% rispetto a un anno fa e +16% rispetto al 2019.

Per Magliano Alfieri visitatori raddoppiati dallo stesso periodo 2020 e un significativo incremento anche rispetto al 2019, dato che già era in crescita dall’anno precedente. Il maniero tra le colline del Roero registra in totale dal Primo maggio (data di riapertura) al 31 ottobre un importante +10% di visitatori del 2019 e inaugura una nuova attività per famiglie con bambini dai 6 ai 12 anni per rendere ancora più accattivante la visita al Museo di Arti e Tradizioni popolari con la sezione Soffitti in Gesso.

Con il weekend dei Santi, il castello di Roddi ha chiuso invece la sua stagione – in vista della partenza dei lavori di recupero e restauro del IV lotto dell’edificio secondo l’accordo di programma firmato da Comune e Regione Piemonte – registrando nel 2021 il raddoppio dei visitatori del 2020. 

«Dopo mesi particolarmente complicati, viviamo oggi un momento di grande entusiasmo registrando numeri in parte inaspettati, ma anche frutto dell’intenso lavoro di consolidamento e sinergia con i vari attori e operatori portato avanti in tutti questi anni – dice il presidente della Barolo & Castles Foundation, Claudio Bogetti –. Un impegno corale da parte dell’intero territorio, che ci ha permesso una ripartenza post-pandemia ancora più convincente del previsto. I dati che osserviamo, poi, sono ancora più significativi se consideriamo la tipologia di pubblico che viene a farci visita, con una crescita di gruppi meno numerosi e un’età media inferiore rispetto al passato. Sono segnali importanti, a conferma della reputazione raggiunta dalla destinazione Langhe e Roero e, nello specifico, dall’offerta culturale del nostro sistema castelli e dalla capacità di accoglienza, organizzazione e gestione dei beni».

Tra gli altri dati che emergono in generale sui castelli, dalla riapertura post-lockdown del Primo maggio ad oggi i visitatori sono complessivamente il 70% del totale registrato nell’intero periodo del 2019, dal primo gennaio al 31 ottobre.

«Superato il periodo più buio della pandemia, oggi Barolo torna a vivere un momento straordinario – aggiunge il sindaco Renata Bianco –. L’autunno ha confermato il trend della ripartenza avviata a inizio estate, con arrivi e presenze costanti e una grande vivacità su tutto il territorio. Ci prepariamo anche a chiudere l’esperienza di Barolo Città Italiana del Vino 2021, con la Convention delle Città del Vino in programma al castello di Barolo dal 19 al 21 novembre, momento in cui avverrà il passaggio di testimone con Duino Aurisina (provincia di Trieste), eletta Città Italiana del Vino 2022».

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui