ALBA – I presidenti dei quartieri Piave, San Cassiano e Vivaro chiedono all’Amministrazione come decongestionare corso Europa e corso Barolo. Cosa rimane del progetto della bretella “Dimar – Egea”?
I rappresentanti dei Comitati di quartiere Masera, Piave e San Cassiano si faranno portavoce presso l’Amministrazione delle crescenti preoccupazioni circa la viabilità di corso Europa e zone limitrofe, in conseguenza all’apertura del nuovo Mercatò Extra.
Se ne è parlato in una riunione congiunta tenutasi nei giorni scorsi in cui tutti i rappresentanti
hanno convenuto che l’apertura del nuovo punto vendita non potrà che congestionare ulteriormente il traffico della zona, aumentando un disagio che già esiste da tempo e costantemente in aumento.
“Il traffico su corso Europa – questa la possibilità paventata dai quartieri – e su corso Barolo, già oggi particolarmente intenso, sarà con tutta probabilità aumentato dalle auto dei privati cittadini nonché dal trasporto logistico dei mezzi a servizio della nuova struttura commerciale.
Intorno alla scuola Rodari e in prossimità della rotonda di via Dario Scaglione gli intasamenti sono già frequenti e la viabilità risulta già complicata. Da non dimenticare che in certi periodi dell’anno transitano in zona anche i mezzi agricoli delle cantine per il conferimento delle uve; non ultimo, peserà sulla viabilità anche il traffico proveniente dalla tangenziale, a breve convertita in autostrada. Corso Europa e, a valle, corso Barolo risulteranno ancor più congestionati di quanto lo siano già oggi e di conseguenza più pericolosi, per automobilisti, ciclisti e pedoni”.
La preoccupazione sorge anche perché non è stata a oggi realizzata la strada che, passando dietro il nuovo supermercato, avrebbe dovuto collegare la rotonda dell’APRO con strada Gamba di Bosco e la rotonda della Vigna, scaricando così parte del traffico gravante su corso Europa. La strada era prevista su un progetto illustrato dall’Amministrazione ai consigli di quartiere, ma a oggi pare non essere databile il suo completamento stante inoltre le incertezze che gravano su EGEA. L’azienda multi servizi, infatti, dovrà realizzare parte del collegamento viario – insieme con la Dimar – sulla base degli accordi fissati in base alla decisione di Egea, ormai superata, di ricollocarsi in via dell’Acquedotto.
“Come rappresentanti dei tre quartieri della zona interessata – concludono Elio Gerlotto (Piave), Stefania Manassero (Vivaro) e Gianfranco Cassinelli (S. Cassiano) – abbiamo richiesto un incontro a breve con sindaco e assessori competenti per chiarire quanto l’Amministrazione intende fare per porre rimedio al problema, che riteniamo di forte priorità”.