Marchio “Ospitalità italiana 2023” Premiato l’albese, ma Bra non c’è

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La cerimonia di consegna degli attestati, ospitata quest’anno nella cornice di Sala Ghisleri a Mondovì

  Sono 21 le strutture turistiche del nostro territorio che nella giornata di lunedi 27 marzo sono state certificate con il nuovo rating “Ospitalità Italiana 2023”. La cerimonia, che lo scorso anno si era svolta ad Alba, è stata ospitata per questa edizione a Mondovì.

 

Subito la buona notizia per il nostro territorio. Le Langhe e il Roero hanno fatto incetta di riconoscimenti: delle 45 strutture della provincia di Cuneo che hanno ricevuto l’attestato quasi la metà – esattamente 21 – sono “nostre”. Tutti soddisfatti dunque? Non proprio. A sorprendere è infatti l’esclusione di Bra, che quest’anno non risulta presente in nessuna delle dieci categorie in concorso: Agriturismi, Bed&Breakfast, Hotel, Campeggi, Residenze Turistico Alberghiere, Rifugi, Ristoranti classici, Ristoranti gourmet, Ristoranti tipici regionali e Pizzerie.

Marchio di qualità

Il marchio “Ospitalità Italiana” è una certificazione gratuita, volontaria e rinnovabile annualmente che premia la qualità del servizio nel settore turistico e della ristorazione. Il marchio è nato in Italia nel 1997 per certificare i servizi turistici degli alberghi e, nel corso degli anni, è stato esteso anche al mondo della ristorazione. Addirittura, di recente, la certificazione è stata estesa anche ai ristoranti italiani nel mondo, con lo sviluppo di uno specifico disciplinare. Apposite commissioni di valutazione visitano ogni anno le migliaia di candidature presentate in tutta Italia, selezionando quelle che meglio rispecchiano i rigidi criteri di selezione per quanto riguarda la qualità del servizio offerto e della gestione. In Italia sono attualmente attive undici Commissioni Nazionali incaricate delle verifiche (una per ogni tipologia di struttura), 7 Commissioni Regionali e addirittura 91 Commissioni a livello Provinciale.

Chi c’è, chi manca…

Stupisce un po’ l’assenza – in questa edizione del premio – di locali e ristoranti braidesi, città dove pure abbondano le strutture ricettive e ristorative di altissimo livello. La città della Zizzola avrà comunque sicuramente modo di rifarsi nell’edizione del prossimo anno. Nel 2023 e nel 2024 proseguiranno, infatti, i controlli che interesseranno decine di altri agriturismi, hotel e ristoranti del nostro territorio, in attesa di  poter completare il loro passaggio al rating. «L’ospitalità, nella sua accezione più ampia, è il vero valore aggiunto di cui l’offerta turistica ha bisogno ed è fattore decisivo per lo sviluppo turistico perché un buon prodotto non potrà mai migliorare un cattivo servizio mentre un buon servizio potrà certamente migliorare un prodotto – ha afferma il presidente della Camera di Commercio di Cuneo Mauro Gola nella splendida cornice di Sala Ghisleri -. Oggi abbiamo celebrato le donne e gli uomini che con dedizione, professionalità e competenza hanno saputo mettere l’ospite al centro del proprio lavoro diventando i migliori promotori e ambasciatori del nostro territorio e della sua proposta turistica». Per il presidente della Commisione Giorgio Chiesa: «L’ottenimento di una certificazione è un primo traguardo, un punto di partenza e, come hanno fatto i premiati di oggi occorre lavorare, innovare, studiare per continuare a fregiarsi del Marchio Ospitalità, un riconoscimento prezioso che fa rima con qualità, con la capacità di soddisfare le necessità di un ospite superando le sue stesse aspettative. Abbiamo bisogno di standard qualitativi elevati, ma raggiungibili, per lavorare alla crescita complessiva delle nostre strutture, in un processo di miglioramento continuo».

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