Maltempo, Coldiretti: quant’acqua persa negli ultimi giorni, invasi prioritari

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Se avessimo potuto trattenere anche solo una piccola parte dell’acqua dilavata via nei fiumi in seguito alle (finalmente) abbondanti precipitazioni degli ultimi giorni ci saremmo garantiti una buona riserva idrica in vista dell’estate. È quanto rileva Coldiretti Cuneo commentando l’ondata di maltempo che tra fine aprile e inizio maggio ha portato la tanto attesa pioggia su tutta la Granda, con oltre 200 mm d’acqua caduta in due giorni in diverse località dopo mesi di siccità estrema, causando anche allagamenti e smottamenti nelle valli Pesio, Ellero e Maudagna.

 

La pioggia – spiegano i tecnici di Coldiretti – per essere di sollievo alla siccità deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti rovesci provocano danni con i terreni aridi che non riescono ad assorbire l’acqua che si allontana velocemente ingrossando torrenti e fiumi e provocando frane, fino a vere e proprie alluvioni.

“A fronte di questa situazione, è improrogabile la realizzazione di una rete di infrastrutture di trattenuta e accumulo, poiché solo in questo modo riusciremo a garantirci stabilmente in futuro le sempre più preziose riserve idriche, garantendo al contempo una migliore gestione del territorio in termini di prevenzione dai danni alluvionali” dichiara Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo.

Il nostro Paese perde ogni anno l’89% dell’acqua piovana, per questo la Coldiretti ha elaborato con ANBI il progetto laghetti per realizzare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio per conservare l’acqua e distribuirla quando è necessario ai cittadini, all’agricoltura e all’industria.

Le precipitazioni degli ultimi giorni sono state un’importante boccata d’ossigeno per la nostra agricoltura ma – precisa Coldiretti Cuneo – non sono di certo risolutive di una crisi idrica che va avanti ormai da anni anche perché, al netto dell’acqua assorbita dal terreno e che è andata a rimpinguare le falde, buona parte della pioggia è finita nei fiumi e dunque “transitata” verso il mare senza che si sia potuto immagazzinarla in vista dell’estate.

“Come indicato nel nostro dossier ‘Le vie dell’acqua’ – evidenzia il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu – chiediamo di fare il censimento di tutti i progetti ipotizzati in passato e un rapido riesame delle criticità che ne hanno impedito la realizzazione, di individuare un Commissario e di istituire una Cabina di regia che porti avanti un Piano di breve, medio e lungo periodo per la Provincia di Cuneo, individuando le idee progettuali più urgenti e le fonti di finanziamento disponibili. Sarà indispensabile procedere ad una semplificazione delle procedure autorizzative anche attraverso, laddove necessario, un riesame della legislazione vigente”.

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