Lotta al dramma del femminicidio: Lo Zonta club albese premia una studentessa dell’Einaudi per il suo impegno

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ALBA – Il mese di marzo ha vissuto numerosi momenti dedicati alla riflessione circa il dramma della violenza di genere. Numerose associazioni, le scuole cittadine e l’Amministrazione comunale per mezzo degli assessorati alla Formazione Giovanile e alle Pari Opportunità hanno contribuito ad allestire una nutrita serie di eventi determinati ad approfondire il tema sia sul fronte della conoscenza dei fatti, sia sul fronte della presa di coscienza che della prevenzione per mezzo della formazione e informazione. Tra le associazioni che, nella ricorrenza dei 20 anni di attività ad Alba, hanno maggiormente contribuito al cartellone di “Marzo Donna 2023” va segnalato lo Zonta Club Alba Langhe Roero ben guidato dalla presidente Mara Demichelis.

 

In occasione di “Marzo Donna 2023” lo Zonta Club locale ha aderito all’iniziativa “Reveal a Gem” che ha consentito a ogni Distretto operativo di individuare e premiare una “gemma preziosa” per l’impegno messo a disposizione del territorio. La delegazione albese dello Zonta Club ha scoperto come “gemma preziosa” Serena Bonetto, studentessa 18enne dell’Istituto Einaudi di Alba che conclusi gli studi, vorrebbe entrare nell’Arma. La cerimonia di premiazione si è svolta qui nel Museo civico albese “Federico Eusebio”. Serena, insieme a numerosi giovani delle scuole superiori cittadine, aveva preso parte alla manifestazione che lo scorso 25 novembre aveva sfilato per le vie cittadine, promossa dallo Zonta Club, per protestare contro la violenza di genere e il dramma del femminicidio.

La premiazione ha visto protagonisti anche gli studenti del Liceo Musicale Leonardo da Vinci che hanno animato la cerimonia grazie all’impegno di Gloria Cagnazzo – cantante – e del pianista Andrea Neri. «Il Museo Eusebio – ha commentato l’assessore alle Pari opportunità Carlotta Boffa – è da sempre un prezioso punto d’incontro e di condivisione per la Comunità, un luogo di cultura e di trasmissione delle nostre radici storiche e archeologiche. E’ bello pensare che questo luogo di cultura oggi consente di condividere anche l’attività dei nostri giovani artisti».

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