L’ironia scanzonata di Riondino questa sera in Fondazione Mirafiori a Serralunga d’Alba

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Ernesto Ragazzoni (1870-1920) è un po’ il padre nobile della poesia umoristico/filosofica, se così la si può definire, poeta anarchico e scapigliato, ed è l’autore della frase che David Riondino ha scelto di dare al suo incontro alla Fondazione Mirafiore di Serralunga d’Alba, nell’ambito della rassegna “Laboratorio di resistenza permanente”. “Io fo buchi nella sabbia”, tra l’altro, è anche il titolo di una bella raccolta di opere di Ragazzoni curate da Vassalli. La scelta di questa frase da parte di Riondino non è per nulla casuale perché l’irriverenza intelligente, la poesia, l’ironia sposata alla profondità filosofica e surreale sono anche da sempre i pilastri della sua poetica.

David Riondino è cantante, attore, drammaturgo e soprattutto improvvisatore eccezionale di scuola toscana. Il grande pubblico ha cominciato a conoscerlo meglio ai tempi gloriosi del “Maurizio Costanzo Show”, quando, ospite fisso, commentava i vari argomenti della serata attraverso le canzoni stralunate del “presunto” cantautore brasiliano di Joao Mesquinho. Ma la sua carriera, prima e dopo quell’apparizione televisiva, ha attraversato – e attraversa – molti generi: il teatro (con Paolo Rossi, Sabina Guzzanti, Dario Vergassola e da solo), la scrittura (autore di libri e di molti interventi su riviste umoristiche), il cinema (è regista del film “Cuba Libre”), la musica (pochi sanno, ad esempio, che è l’autore, insieme a Lu Colombo, della canzone “Maracaibo), la radio (con Renzo Arbore, Vergassola e altri), la televisione (ha partecipato ad alcuni storici programmi televisivi come “L’Araba Fenice”, “Quelli che il calcio”, “Per un pugno di libri e molti altri”). David Riondino non ci sta a spacciarsi per un intellettuale o per un maitrè-a-penser, di quelli oggi così abbondanti nel pittoresco mondo dello spettacolo.

Personaggi che spesso e volentieri usurpano di sana pianta quel ruolo, anche a causa di un certo compiacimento dei mezzi di comunicazione di massa. In un’intervista, anzi, Riondino ha così definito l’intellettuale: «una persona fisica, che comunica, che partecipa, che sa trasformare la sua esperienza in qualcosa che serva anche agli altri, che non trasforma il sapere in potere, che ha un’idea sentimentale del comunicare ed è alla ricerca di un nuovo linguaggio». L’appuntamento con David Riondino è fissato per le ore 19 di venerdì 4 febbraio nell’auditorium di Fontanafredda. Per partecipare all’incontro è necessaria la registrazione sul sito www.fondazionemirafiore.it. Sullo stesso portale (e sui canali social) sarà possibile seguire la diretta streaming.

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