Limite di spesa per gli utenti, in arrivo modifiche sulla legge sul gioco d’azzardo

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Cambiamenti in vista per la Legge sulla Regolazione del Gioco, con importanti novità sulla normativa che regola il gambling italiano. Stando a quanto fatto sapere dal Ministero del Consumo, infatti, è stata avanzata una proposta di modifica per limitare la spesa che gli utenti possono destinare alle attività di azzardo.

“Questa misura determinerà un aumento del livello di tutela dei giocatori – ha spiegato il Ministero nel MAIN, la Relazione sull’Analisi di Impatto regolamentare della norma – e un rafforzamento degli strumenti messi a disposizione degli utenti per la gestione della propria spesa”. L’obiettivo, ovviamente, è quello di prevenire la comparsa di comportamenti di dipendenza anche se resterà la possibilità, da parte degli utenti, di modificare o addirittura cancellare i limiti economici se ne faranno richiesta.

Una scelta, fatta di intesa con il Ministero delle Finanze e della Funzione Pubblica, che vedrà un massimo di 600 euro al giorno e di 1.500 euro alla settimana e che è una vera e propria novità per tutto l’impianto normativo. I limiti di deposito sono infatti già attivi nei casinò italiani, ma non era presente una legge fatta ad hoc che sarebbe una misura ulteriore di prevenzione e di promozione del gioco responsabile. Un impegno, questo, che si è reso sempre più urgente visti anche i grandi numeri relativi al comparto gambling in Italia. Solo in Piemonte, infatti, la spesa media pro capite in puntate d’azzardo supera i 1.500 euro, un dato di poco minore rispetto al livello nazionale, che si assesta intorno ai 1.800 euro per un totale di oltre 111 miliardi. La nostra è la sesta regione italiana per giocate online, con 927 euro pro capite secondo i dati forniti dal Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, mentre è l’ottava per gioco fisico, con una spesa di poco più di 600 euro a persona.

Il nord Italia continua a essere una fascia a grande propensione ludica, in particolare la Lombardia e il Veneto, anche se i dati parlano di una prevalenza del meridione. Statistiche, queste, che sono state presentate e dibattute a giugno presso la Camera dei Deputati, in seguito alla presentazione dell’edizione di “La pandemia da azzardo. Il gioco ai tempi del Covid: rischi, pericoli e proposte di riforma”. Il report, curato da Avviso Pubblico, ha il merito di promuovere una riflessione nuova sul mondo del gioco italiano, chiedendo a gran voce nuove leggi per contrastare l’illegale e mettere al primo posto la sicurezza degli utenti. Con norme moderne e al passo con i tempi.

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