L’esperienza di Francesco Bersano dal Liceo Ancina alle Nazioni Unite

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In inglese il titolo recita “National High School Model United Nations” e, in effetti, dal 1975 altro non è che la più grande e prestigiosa simulazione diplomatica di una Conferenza delle Nazioni Unite rivolta agli studenti delle scuole secondarie di tutto il mondo. L’iniziativa, promossa dalle stesse Nazioni Unite, si tiene annualmente a New York, la città in cui l’ONU ha sede nel Palazzo di Vetro, e all’edizione 2023 dall’8 al 14 marzo ha preso parte anche Francesco Bersano, studente che frequenta la classe 4B del Liceo Scientifico “G. Ancina”.

 

Otto giorni densissimi, tra dossier delicati e comitati internazionali a cui i partecipanti sono chiamati a contribuire in prima persona, articolati in commissioni la cui agenda è fitta d’impegni e ordini del giorno particolarmente spinosi: i ragazzi hanno così modo di prendere parte allo stimolante orizzonte operativo dell’alta diplomazia internazionale, servendosi ovviamente dell’inglese per comunicare tra studenti tutti “cittadini del mondo”, ma originari di uno dei 193 Paesi oggi membri dell’ONU.

Francesco si è trovato ad operare in una commissione formata da 380 studenti e vi ha lavorato in tandem con Alberto, suo collega di lavoro in seno alla delegazione: a loro due, unici tra i 380 partecipanti, è andato il premio “Award of Distiction”, anche noto come “Best Delegate”.

Francesco  oggi riconosce che “questi giorni a New York durante la simulazione diplomatica NHSMUN mi hanno permesso di capire moltissimo su come funzioni realmente il mondo e di allargare lo sguardo oltre, per così dire, il piccolo e comodo universo di casa nostra: ho potuto vedere con i miei occhi e toccare con mano la bellezza e ricchezza che altri luoghi, ma soprattutto altre persone possono offrire, da ogni angolo di un mondo di cui noi tutti siamo cittadini”.

A chi gli chiede qual è il più prezioso ricordo, Francesco risponde senza esitare: “Sono stato molto fortunato ad aver avuto la possibilità di collaborare con Alberto, mio collega in commissione, e con molti altri studenti in un esperienza di vita impreziosita dalla conoscenza di persone eccezionali: è stata la miglior palestra per il mondo che sta lì fuori”.

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