L’esordio di Mariano Rabino: «Puntiamo al turismo sostenibile»

Il nuovo presidente dell’Atl Langhe, Roero e Monferrato, Mariano Rabino è stato ascoltato dai membri della Quarta commissione successivamente alla richiesta di un incontro emersa nel Consiglio comunale del 29 aprile. Il passaggio in Commissione è stata occasione per i commissari per chiedere direttamente al neo presidente di indicare quali saranno le sue scelte e strategie alla guida dell’Atl. «Vorrei iniziare – ha esordito Rabino – con un simpatico aneddoto. Nel 1996. anno di fondazione dell’allora Ente Turismo, parlando col direttore Mauro Carbone ricordo che lui battezzò simpaticamente la nuova creatura come ente della speranza. Allora i soci erano 25 e oggi sono 157 e comprendono molti territori che dal 2014 fanno parte dell’Heritage mondiale dell’Unesco.

Evidentemente quel­la speranza ha fatto tanta strada e oggi rappresenta un territorio che è ai primi posti al mondo per reputazione, arrivi, soggiorni, e fatturato diretto e comprensivo dell’indotto». Come fare in modo di proseguire il cammino virtuoso iniziato nel 1996 da Giacomo Oddero? «Credo di poter dire che abbiamo poco da migliorare. Prima di ogni cosa dobbiamo consolidare i risultati ottenuti da chi ci ha preceduto e poi valuteremo come e dove ci sia spazio per fare meglio. Il primo risultato a cui puntare – ha sottolineato – sarà quello di arrivare per gradi ad una stagione turistica che comprenda tutti i mesi dell’anno. Ci sono possibilità e il turismo congressuale è solo una di queste». E poi? «Il secondo obiettivo deve essere quello di portare il Monferrato e il Roero a raggiungere le Langhe in termini di arrivi, presenze e fatturato. Non siamo lontani. Ma il territorio – che mette sul piatto 1.400 strutture di cui 600 nel territorio Unesco deve crescere in modo uniforme per raggiungere risultati omogenei. E poi dobbiamo puntare su un turismo sostenibile, evitare la tentazione dei grandi numeri “facili” offrendo un turismo autentico e coinvolgente sul piano emotivo».