Le scultore fatte di chiavi di Franco Sebastiano Alessandria Esposte in piazza del Comune fino a fine maggio

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Tre sculture appartenenti al “progetto delle chiavi” di Franco Sebastiano Alessandria, da mercoledì 13 aprile 2022 fanno bella mostra nella piazza del Comune di Cherasco e resteranno fino a fine maggio.

L’artista di Piozzo, che attualmente sta esponendo la “Crocefissione” davanti al Santuario della Madonna del Popolo e che la lascerà fino oltre Pasqua, ha portato nel centro storico cheraschese “Esodo” che è all’entrata del Municipio, “Il mondo” che è posizionato nella piazzetta davanti palazzo comunale e “La chiave della sopravvivenza” posta davanti ai Portici Mantica. Si tratta di opere costituite da chiavi del Marocco, in grandi dimensioni: Esodo è una donna con un bimbo aggrappato, molto attuale sta a significare la fuga dai luoghi di carestia e guerra, come spiega lui stesso: «Mille chiavi di speranza per una vita più serena e un migliore futuro per loro figli. Anche “Il mondo” simboleggia la donna, un ventre di madre, amore, speranza, armonia e protezione».

Il “progetto delle chiavi”, sviluppato assemblando tra loro in modo armonico delle chiavi antiche per realizzare figure estremamente fluide e leggere, negli ultimi anni sono il suo principale strumento: «Le chiavi – dice Alessandria – sono diventate la mia firma. Le dipingevo già nei miei quadri, ma diversi anni fa, ho iniziato ad utilizzarle per creare sculture. Le chiavi antiche depositarie di generazioni di gioie e dolori, di nascite e di morti, di perdite e di desideri, saldate tra di loro per aprire nuove porte e nuovi sogni».

«Siamo molto felici di avere queste opere emblematiche e molto originali nel centro della nostra Cherasco. – dice il sindaco Carlo Davico – Alcune di loro le abbiamo viste in altre città, come La Morra, Monforte d’Alba, Farigliano: anche la Città delle Paci potrà vantare di aver avuto in mostra queste statue fatte da tantissime chiavi vecchie. Ci riteniamo onorati che Franco Sebastiano Alessandria abbia pensato a noi e ci abbia scelti per esporre le sue sculture per un mese e mezzo».

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