Le scelte dell’Amministrazione comunale per la gestione dei nidi d’infanzia

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ASTI – A fronte dell’aumento generalizzato dei costi che coinvolge sia le famiglie che le imprese e le pubbliche amministrazioni, il Comune di Asti, diversamente da molti altri Comuni italiani (di cui si allega copia dell’articolo pubblicato su La Stampa dell’8 febbraio 2023), ha effettuato una precisa scelta politica volta a non aumentare il carico gravante sulle famiglie, deliberando di mantenere invariate le tariffe in vigore relative al Servizio Nidi d’Infanzia ed al Servizio di Refezione Scolastica.

Riguardo i sei nidi d’infanzia comunali, il servizio è a gestione diretta, con educatori dipendenti dell’Ente e, per garantire la continuità del servizio, si è provveduto nel 2022 ad indire concorso pubblico per assunzioni a tempo determinato per tempestiva sostituzione in caso di assenza e per il potenziamento dell’organico.

Tale scelta ha consentito nell’anno educativo 2022/23 un significativo aumento del numero di bambini accolti, con miglioramento dell’offerta alle famiglie e riduzione delle liste di attesa.

Questa progettualità trova corrispondenza con l’Obiettivo di Servizio Asili Nido fissato con l’art.1 comma 172 L.234 del 30 dicembre 2021, che ha previsto l’assegnazione di risorse ai Comuni, nell’ambito del Fondo di Solidarietà Comunale, finalizzate all’aumento dei posti disponibili nei servizi educativi per la prima infanzia.

 

Il Sindaco Maurizio Rasero e l’Assessore all’Istruzione Loretta Bologna ricordano che sono stati effettuati rilevanti interventi di manutenzione ordinaria con l’utilizzo dei finanziamenti statali e regionali destinati ai servizi 0-3, che hanno consentito di migliorare la fruibilità degli spazi e di garantire il rispetto degli standard di sicurezza.

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