L’associazione “Ho Cura” ha donato una stanza per gli abbracci alla casa di riposo Ottolenghi e un Totem per la telemedicina all’Hospice di Bra

ALBA – L’associazione “Ho Cura”, che opera da anni per la promozione e diffusione delle cure palliative, ha fatto dono alla casa di riposo Ottolenghi di Alba di una stanza per gli abbracci da mettere a disposizione per l’incontro in sicurezza tra gli ospiti e i loro famigliari. In precedenza, martedì 2 febbraio, l’associazione aveva consegnato all’Hospice di Bra un totem per l’assistenza ai degenti grazie al supporto consentito dalla telemedicina.

“In questo anno così particolare – ha spiegato la presidente di Ho Cura, la dottoressa Mavi Oddero – il nostro gruppo di volontari ha praticamente azzerato la sua attività al domicilio degli ammalati. Abbiamo così deciso, in coerenza con le indicazioni del nostro statuto, di aiutare due realtà che hanno continuato ad accogliere i  malati per i quali è particolarmente importante il ricorso alla medicina palliativa. All’Hospice di Bra abbiamo fatto dono di un dispositivo che permette la visita e l’incontro col paziente da remoto per via telematica. Alla casa di riposo Ottolenghi abbiamo regalato una stanza degli abbracci che consentirà ai famigliari degli ospiti di abbracciare i loro cari in piena sicurezza. Per tutti, e particolarmente per gli anziani e per i malati il contatto umano è particolarmente importante: una carezza e un abbraccio sono una ricchezza preziosa in questi mesi di distanziamento sociale e contenimento”.

La stanza degli abbracci è un gonfiabile che può essere rapidamente allestito all’interno o all’esterno di una struttura. Si tratta di una vera e propria stanza che permette l’incontro di due persone pur evitando la possibilità di trasmissione virale grazie alla separazione degli ambienti realizzata da pareti in plastica trasparente dove sono ricavate “maniche” che consentono di scambiare un abbraccio altrimenti impossibile.

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