La torre patisce il traffico e Cuneo non autorizza a limitarlo

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La torre civica sta «sotto i ferri». Il Comune di Cherasco ha affidato alla ditta Basso di Narzole un intervento di rinforzo di questo imponente esempio di edificio medioevale, annesso al palazzo civico e simbolo architettonico della città.

Dopo l’inserimento tra le murature di tiranti in aggiunta a quelli già posati in opera nel recente passato, si passa al sottotetto del municipio soprastante la sede dell’ufficio Tecnico e direttamente collegato alla torre: qui sarà rimossa la coibentazione del controsoffitto, riposizionata e quindi sigillata, verranno riviste le aperture sulle tamponature perimetrali e tappati i buchi. Il tutto per un costo di 17.571,76 euro.

L’impresa Basso è già appaltatrice del progetto da 52mila euro che riguarda il basamento della torre, dove uno studio dell’ing. Giuseppe Pistone aveva consigliato di intervenire con rinforzi in ferro. Oltre ai normali acciacchi dovuti al trascorrere del tempo, il monumento soffre a causa delle vibrazioni indotte al suolo dal passaggio ai suoi piedi del traffico veicolare. In mancanza della circonvallazione, infatti, l’incrocio tra le vie Cavour e Vittorio Emanuele II accanto al municipio è percorso anche dai mezzi pesanti che non hanno alternativa sull’itinerario della provinciale 661. Il sindaco Claudio Bogetti ha più volte lamentato gli «urti frequenti» che alla torre tocca subire causa il passaggio stretto per i Tir in manovra. Anche per questo, oltre che per tutelare il resto del centro storico e la sicurezza generale dei cittadini, lo scorso ottobre aveva chiesto alla Provincia di poter almeno limitare il transi­to pesante con un senso unico in discesa. «Da Cuneo – informava venerdì scorso Bogetti – non abbiamo ancora ricevuto risposta. Continueremo a sollecitare perché purtroppo la situazione resta difficile».

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