La Regione raddoppia il sostegno per l’uso della Lis nelle scuole

0
36

La Regione Piemonte ha raddoppiato – integrandoli con altri 252 mila euro – i fondi destinati alla promozione della Lis: la Lingua Italiana dei Segni, riconosciuta ufficialmente nel 2021 dallo Stato per garantire alle persone sorde pari opportunità di accesso alla comunicazione, istruzione e lavoro.

Con questo intervento dell’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino, salgono a 502.696,20 euro i contributi messi a disposizione di 17 istituti scolastici del territorio regionale che dedicano il loro percorso educativo all’inclusione dei ragazzi sordi stabilendo un vero e proprio bilinguismo fra la l’uso della lingua italiana e la Lingua Italiana dei Segni. Nello specifico, i progetti sono infatti rivolti ad attivare azioni formative finalizzate al sostegno didattico-educativo delle persone sorde coinvolgendo anche i compagni udenti affinché possano apprendere la Lis come seconda lingua.

Per volontà dell’assessore Chiorino e del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, il contributo regionale amplia inoltre la capacità d’intervento di ogni scuola innalzando del 20% il plafond richiesto da ognuna. Fra gli istituti scolastici impegnati su questo fronte che riceveranno il contributo, due appartengono alla provincia di Cuneo: sono l’Istituto Comprensivo di Borgo San Dalmazzo, che riceverà un contributo di 17.003,82 euro, e l’Istituto Comprensivo Papa Giovanni XXIII di Savigliano, che riceverà un contributo di 2.160,00 euro.

Il riconoscimento del sostegno pubblico all’uso della Lis per l’inclusione dei ragazzi sordi nell’attività didattica quotidiana è il felice esito di un lavoro che arriva da lontano e che ha conosciuto in passato troppi stop e dilazioni burocratiche. Lo ricorda il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale, Paolo Bongioanni, che ha seguito dall’inizio l’iter nella veste di presidente della Commissione Istruzione e Cultura del Consiglio regionale del Piemonte.

«Il 18 marzo 2021 – spiega Bongioannila VI Commissione da me presieduta ha dato il via libera all’unanimità al riconoscimento della lingua dei segni e all’attuazione pratica di una legge regionale, la numero 9 del 2012, fino allora rimasta inoperativa per oltre dieci anni. Ora possiamo concretamente garantire i processi di apprendimento e di inclusione degli studenti sordi attraverso l’utilizzo di metodologie e strategie didattiche per prevenire la dispersione scolastica, promuovere lo sviluppo e la costruzione dell’identità dello studente sordo e migliorare la sua inclusione scolastica con gli altri ragazzi. La delibera a firma dell’assessore Chiorino è la prima, fondamentale applicazione pratica di questo risultato. Come ebbi a dire allora e a maggior ragione ribadisco oggi, è un primo mattone sul quale costruire un futuro migliore».

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui