La Regione Piemonte contro l’antisemitismo: “Ogni giorno è il Giorno della Memoria”.

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Con la Delibera Regionale “Ogni giorno è il Giorno della Memoria” la Regione Piemonte compie un passo nuovo e decisivo nella direzione di diffondere sistematicamente sul suo territorio i valori del rispetto, dell’antirazzismo e della necessità di contrastare vecchie e nuove forme di antisemitismo. La Delibera, che desidera sottrarre questi temi fondamentali da una consuetudine che li vuole ricordati eccezionalmente soltanto un giorno all’anno, si ripromette di fornire alle realtà che operano sul territorio tutti gli strumenti di cui hanno bisogno per favorire il dialogo tra generazioni, culture e religioni diverse, per promuovere azioni che combattano gli antisemitismi, per creare reti formante da enti locali (scuole secondarie di secondo grado, centri di aggregazione, organizzazioni di volontariato).
Le risorse stanziate per la realizzazione di questo piano dall’approccio nuovo ammontano, per il biennio 2021-2022, a 120mila euro. Ogni progetto realizzato potrà ricevere un finanziamento per un massimo di 10mila euro.
La Delibera prevede, inoltre, la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con la Fondazione Arte Storia e Cultura Ebraica a Casale Monferrato e nel Piemonte Orientale Onlus.

Cosa verrà finanziato con questa somma?
Progetti rivolti ai giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, che prevedano la creazione di campagne di comunicazione web e social o prodotti multimediali rivolti agli alunni della scuola secondaria. Il percorso che porterà alla realizzazione di questi lavori passerà attraverso attività di laboratorio e, in conclusione, andrà a formare ragazzi “Ambasciatori” che si faranno carico di presentare quanto è stato realizzato negli istituti che avranno aderito alla rete del progetto.

Come si articola il percorso?
I destinatari dei finanziamenti, coloro che creeranno queste “reti”, saranno i Comuni, singoli o associati, le Province e la città Metropolitana di Torino. Saranno loro gli enti locali capofila, a cui dovranno unirsi almeno 3 scuole secondarie di secondo grado e almeno una associazione giovanile, a costituire i soggetti che dovranno elaborare proposte di progetto. Ovviamente, nelle reti, potranno essere coinvolte anche realtà che si occupano di volontariato.
Dopo l’elaborazione delle proposte, nella seconda fase di progettazione, le reti che si sono costituite e che hanno presentato dei progetti, svolgeranno almeno 3 incontri formativi con esperti individuati dalla Fondazione Arte Storia e Cultura Ebraica a Casale Monferrato e nel Piemonte Orientale Onlus, che si avvarrà anche della collaborazione di Maccabi World Union Sezione Circolo Sportivo Dilettantistico Maccabi Monferrato e della Comunità Ebraica di Casale Monferrato.
Una volta terminato il percorso di formazione i ragazzi e le ragazze saranno insigniti del titolo di “Ambasciatori della Verità” e i Comuni capofila riceveranno i finanziamenti per la realizzazione del progetto presentato, che sarà poi portato in giro sul territorio dagli Ambasciatori.

“Con questa Delibera la Regione Piemonte dice una volta per tutte che la lotta all’odio e all’antisemitismo non è cosa da tirare fuori dall’armadio una volta l’anno, per partecipare a eventi istituzionali previsti dal calendario, ma è una prassi da declinare ogni giorno e in ogni luogo, avendo bene in mente che certi valori vanno spiegati nelle scuole, ai nostri giovani, ogni volta in cui c’è l’occasione di farlo – afferma l’assessore regionale alle Politiche Giovanili Fabrizio Ricca -. L’antisemitismo ha conosciuto in questi anni una preoccupante recrudescenza che merita, per essere sconfitto, tutta la nostra attenzione. Prende anche nuove forme, come l’antisionismo aggressivo, e molto spesso non si fa scrupolo di apparire come vera e propria corrente di anti-pensiero che minaccia una religione e un popolo. Con questo progetto vogliamo dire a tutti che l’odio può essere sconfitto dalla cultura e dal confronto”.

“In un mondo sempre più connesso, la ‘memoria’ rischia ogni giorno di essere strumentalizzata e i social agiscono nella realtà giovanile senza considerare i valori che la memoria e la storia devono consolidare. Riteniamo di particolare importanza la nostra collaborazione a questo progetto con la consapevolezza che il mondo digitale e il mondo materiale devono agire parallelamente – affermano Elio Carmi, presidente della Comunità Ebraica di Casale Monferrato e i rappresentanti della Fondazione Ebraica Casale Onlus -. In tal senso auspichiamo che la Sinagoga e i Musei ebraici di Casale, come tutti gli altri luoghi ebraici del Piemonte, vengano ancora più visitati e valorizzati per far conoscere ciò che la storia del secolo scorso ha distrutto e per valorizzare il ruolo attivo che l’ebraismo nel Monferrato e in Piemonte da sempre svolgono”.

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