Hanno annunciato che proseguiranno «a oltranza» i sindaci radunatisi questa mattina alla cima della salita del Bergoglio, a Roreto di Cherasco, per chiedere il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo. La A33 che si interrompe poco lontano da qui, dove da lustri si attende l’avvio dei lavori per il lotto mancante in direzione Verduno e Alba, assorbirebbe anche il traffico degli oltre 2mila mezzi pesanti in transito quotidianamente lungo questo tratto della Sp 7.
Con il sindaco di Cuneo e presidente della Provincia Federico Borgna, alla protesta c’erano tra gli altri i primi cittadini di Bra e Cherasco con esponenti politici quali i senatori Patrizia Manassero e Matteo Richetti del Pd, l’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco (anche lui Pd) e rappresentanti della Camera di Commercio, dei sindacati, delle associazioni di produttori. Presente anche l’ex senatore forzista Mino Giachino promotore insieme al braidese Roberto Russo di una petizione pro Asti-Cuneo su Internet.
Dopo questa dimostrazione, Borgna e i suoi colleghi hanno annunciato l’allestimento di un presidio permanente sotto la Prefettura a Cuneo. Presidio che potrebbe spostarsi a Roma, al Ministero diretto da Danilo Toninelli se non arriveranno presto notizie circa uno «sblocco» dei cantieri.