La prima vendemmia del nuovo marchio Sorì eroici

0
11

 

La presentazione del nuovo marchio collettivo dedicato ai Sorì eroici avvenuta in questa estate, ha dato il via a un progetto inseguito da tempo, che si è concretizzato dopo un lungo lavoro che ha previsto incontri e sopralluoghi sul territorio dei vigneti, con un censimento che ha riguardato quasi 20 mila ettari. E il merito va ai giovani amministratori della Commissione Sorì, all’interno della Associazione Comuni del Moscato che ha sede a Santo Stefano Belbo.

Lo studio di un marchio dedicato, rivolto ad accrescere ancora di più la valorizzazione del prodotto di quei vigneti “eroici” che chiedono tanta fatica agli agricoltori, è stato appassionante; ma ancora più entusiasmante è il momento in cui il nuovo marchio viene “acquisito” dalle aziende per poi essere utilizzato sulle bottiglie dei nostri vini. Ed è esattamente ciò che sta accadendo: il marchio registrato – realizzato con la collaborazione dei legali specializzati Saglietti-Bianco di Torino – ha subito incontrato un generale e diffuso apprezzamento dei vitivinicoltori, tanto che tredici aziende hanno aderito al protocollo di certificazione “Sorì eroici” già per la vendemmia in corso. Un apprezzamento che è stato espresso anche dalle diverse associazioni di categoria: determinante è stato il contributo di Coldiretti, Confagricoltura e CIA, che ora svolgono l’importante compito di raccogliere le adesioni al progetto, con Valoritalia quale ente di controllo a supervisionare l’iter di certificazione.

E’ una svolta, un segnale importante, un passo che farà storia condiviso da subito da questi primi produttori a cui ne seguiranno certamente molti altri. Queste prime aziende aderenti rappresentano ben 44 ettari di vigneti verificati dallo studio Walden nella zona delle valli Belbo e Tinella, ma anche dell’area del Barbaresco arrivando fino a Gavi, comprendendo tredici vitigni tra autoctoni e internazionali che rappresentano la genesi di produzione di importanti vini a denominazione d’origine del territorio. Ora non ci rimane che attendere di vedere il nuovo e prezioso logo sulle bottiglie dopo il lavoro in cantina: una sorta di bollino che indica una qualità assoluta, offerta dai tanti versanti soleggiati delle terre di Langa, Roero e Monferrato.

L’Associazione Comuni del Moscato, che raccoglie gli amministratori dei territori e che rappresenta quindi l’identità vitivinicola di ogni Comune, sottolinea l’importanza del progetto di valorizzazione “Sorì eroici”, ricordando che azioni come questa intendono contribuire a dar lustro al “movimento viticolo ed enologico piemontese” che da sempre raccoglie apprezzamenti a livello internazionale, perché contraddistinto dal connubio tra la tradizione, che non si deve mai abbandonare, e l’innovazione che si deve perseguire.

L’augurio rivolto a tutti gli operatori è per una buona vendemmia, ormai partita con le uve Moscato, mentre si intende informare che si vuole avere un occhio attento a quell’”equilibrio di filiera” che ha partenza con il giusto riconoscimento economico a chi lavora in vigna, distribuendosi a chi trasforma il prodotto in cantina offrendolo poi al mercato. Sull’argomento ci saranno certamente occasioni di colloquio e di approfondimento. Relativamente al nuovo marchio “Sorì eroici” invece, ogni informazione si può trovare sul sito web www.associazionecomunidelmoscato.it.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui