La Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra affronta l’emergenza medici

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ALBA – L’emergenza medici continua ad essere una priorità del sistema sanitario nazionale e riguarda anche i medici specialisti del settore pubblico: nel 2025 potrebbero mancarne 16.500, come calcolato da ANAAO Assomed. La curva dei pensionamenti raggiungerà il suo culmine tra il 2019 e il 2022 con uscite intorno a 6.000/7.000 medici l’anno. Le specializzazioni che si troveranno maggiormente sguarnite sono pediatria, anestesia e rianimazione, medicina d’urgenza, medicina interna, chirurgia generale, radiodiagnostica, malattie dell’apparato cardiovascolare, ginecologia, psichiatria, ortopedia. I pensionamenti andranno a peggiorare la situazione e negli ospedali, i dirigenti medici chiedono di aumentare il finanziamento, sia per le nuove assunzioni, che per i posti destinati alla formazione specialistica dei neolaureati. Da tempo il numero di laureati medici è superiore alle borse per la formazione specialistica disponibili, tanto che si parla di un “imbuto formativo” che ha lasciato in sospeso circa 10.000 giovani medici. Per questa ragione, la Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra Onlus condivide la preoccupazione espressa dalla nuova amministrazione regionale e, in attesa di provvedimenti ufficiali, ha promosso una prima iniziativa per lunedì 18 novembre la cena benefica “Dalla cucina alla medicina: eccellenze da condividere” offerta ai 50 commensali al Ristorante Piazza Duomo, di Alba. Lo chef stellato Enrico Crippa e tutto lo staff del Ristorante Piazza Duomo, nel loro giorno di chiusura, hanno deciso di preparare e donare la cena del Tartufo dell’anno, della 39° Fiera di Vezza d’Alba, offerto da Andrea Rossano a Enrico Crippa e da questo alla Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra. “La situazione italiana è paradossale – spiega Bruno Ceretto, Presidente della Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra Onlus – da una parte alcune regioni decidono di ingaggiare medici in pensione o gettonisti, perché nelle corsie c’è carenza di medici, perché mancano le borse di studio che permettono di aumentare i posti nelle specialità mediche e chirurgiche. Agire anche su questo fronte è un impegno che la Fondazione si sente in dovere di assumere per il bene della nostra comunità e per permettere al Nuovo Ospedale Michele e Pietro Ferrero di riempirsi di contenuti sanitari di eccellenza”. Una borsa per la formazione specialistica per uno studente costa 25.000-30.000 euro annui in base alla specializzazione; ipotizzando una durata di quattro o cinque anni, per ogni medico specializzando formato sono necessari 120.000 – 150.000 euro. Grazie alla cena benefica, la Fondazione Nuovo Ospedale ha già raccolto 50.000 euro. L’intero importo servirà ad avviare il progetto incominciando a sostenere gli specializzandi di anestesia del nostro territorio. “Siamo stati i primi in Piemonte a raccogliere la preoccupazione della Regione, spiega Luciano Scalise, Direttore Generale della Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra Onlus, aumentare le borse degli specializzandi in Piemonte, non poteva che partire da noi, visto che il Presidente Cirio e l’Assessore alla sanità Icardi provengono dal nostro territorio. La nostra Fondazione dà il buon esempio con la certezza che altre realtà territoriali seguiranno nella condivisione del progetto. La raccolta fondi, per aumentare le borse di studio, proseguirà con altre iniziative e troverà il suo culmine nella campagna del 5×1000 della prossima primavera”.

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