No, non è il teleriscaldamento che raggiungerà Bandito. Le grandi tubazioni che si vedono distese in attesa di interramento nelle campagne a nord-ovest di Bra, serviranno a portare le acque reflue della frazione verso la città e quindi agli impianti consortili di trattamento a Govone. Sta per tradursi in realtà il piano annunciato dal “Corriere” a metà aprile, dopo che era stato illustrato in municipio. Si tratta di un investimento da 1,6 milioni di euro di Tecnoedil, società concessionaria del ciclo idrico sotto la Zizzola. Dovrebbe risolvere i problemi dell’infrastruttura di smaltimento banditese, oltre 3mila residenti, una crescita demografica a cui non è corrisposto un adeguamento bastevole delle fognature. Complice la commistione con la rete delle acque bianche, spesso durante forti temporali cortili e scantinati delle case vanno “a bagno” tra danni e preoccupazioni di ordine sanitario. L’assessore comunale ai Lavori Pubblici Luciano Messa: «Con l’attivazione di questo by-pass sarà dismesso il depuratore di strada Tetti Milanesi, anch’esso sottodimensionato» e oggetto di lamentele, perché quando stressato dalle piogge sversa nei prati a foraggio delle aziende agricole circostanti.
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