La facciata di Sant’Andrea è tornata a «vestirsi» di grigio

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Sant’Andrea ha cambiato colore. Svelata dalla rimozione dei teloni serviti ai cantieri di restauro, la facciata della principale chiesa parrocchiale di Bra, spettacolare quinta sulla prospettiva di corso Garibaldi ha dismesso la tonalità giallina vestita fino allo scorso autunno. E’ tornata a indossare l’etereo grigio che aveva nell’Ottocento.

«Eravamo partiti –ricorda il priore don Giorgio Garrone – per risolvere solo il problema della tenuta statica delle statue della facciata; poi una volta montati i ponteggi abbiamo ritenuto giusto sfrut­tarli per un intervento complessivo. Il risultato ci pare giustifichi lo sforzo fatto e il raddoppio del preventivo iniziale».

Le operazioni, dal progetto dei braidesi arch. Enrico Serra e geom. Guglielmo Bruno, si sono svolte su impulso e dettami della Soprintendenza competente. A essa si deve anche il recupero filologico della colorazione. I tecnici della Fabricarestauri, la ditta torinese incaricata, oltre a ripulire, consolidare e ridipingere ovunque hanno prov­­­­veduto a mettere in sicurezza le tre sculture che adornano il frontale. Quella dell’apostolo al quale è dedicato il tempio, un colosso di circa 3 metri svettante sopra la punta del timpano a 28 da terra, e quelle solo leggermente più piccole dei santi Sebastiano e Francesco di Sales che sporgono ai lati circa a mezza altezza. Si tratta di aggiunte ottocentesche che andarono a coronare il disegno barocco com­missionato nel Seicento all’archistar Gian­lo­ren­zo Ber­­nini, poi rivisto da Gua­rino Guarini, fiduciario di Casa Savoia. Usurate dal tempo, c’era il rischio che malaugurati distacchi anche di piccole parti delle figure potessero precipitare sui passanti tra via Barbacana e piazza Caduti.

I lavori sono infine costati circa 140mi­la euro. Oltre ad attingere ai fondi dell’8 per mille alla Chiesa Cattolica, la Parrocchia ha avuto aiuti dal Comune (20mila euro) e dalla Banca di Cherasco (5mila). «Per il resto – prosegue don Giorgio –abbiamo acceso un mutuo».Per pagarlo si conta sulla Provvidenza e sul sostegno di quanti hanno a cuore la conservazione dei nostri beni storici. Tutti possono dare una mano con offerte e acquistando riproduzioni artistiche della chiesa, disegni a china opera dell’arch.Serra che la Parrocchia mette in vendita a 12 euro ciascuno.

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