La Cisrà protagonista a Dogliani dal 2 al 4 novembre

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DOGLIANI – Da oltre 400 anni a Dogliani il 2 novembre si ripete la tradizione della Cisrà, antichissimo piatto unico, povero ma molto nutriente, a base di trippa, ceci e tante altre verdure del territorio, cotte a fuoco lento per tutta la notte e servite fumanti, a partire dall’alba del giorno dopo, in tradizionali scodelle di ceramica. Un’esperienza unica di sapori e un tuffo in un passato che si può far risalire al 1600 quando i pellegrini che percorrevano le strade di Langa per partecipare alle celebrazioni del giorno dei morti e all’ultimo mercato prima del periodo invernale, potevano rifocillarsi con una calda scodella di minestra servita dai Confratelli dei Battuti che operavano presso Confraternita del Ss. Nome di Gesù e del S. Crocefisso” (poiché era stata fondata dalla Confraternita maschile del Ss. Nome di Gesù e da quella femminile del S. Crocefisso).

Questa tradizione, ha dato origine a una fiera di livello nazionale che si ripete ogni anno.

Per preparare e servire la “Cisrà” gli abitanti di Dogliani si alternano dal primo mattino per rimestare nei pentoloni questa deliziosa zuppa autunnale. Le verdure che compongono questo piatto, sono le eccellenze del gusto che questa terra produce, perché provengono direttamente dagli orti dei produttori del Mercato dei Contadini delle Langhe e tra gli ingredienti, non possono certo  mancare i farinosi ceci di Nucetto, le zucche di Piozzo e i porri di Cervere.

L’antica ricetta della Cisrà, è gelosamente custodita dalle massaie doglianesi e i fortunati visitatori potranno deliziarsi fin dalle prime ore del mattino, gustando la famosa zuppa in fumanti tazze di terracotta.

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