La cerca e cavatura del tartufo è Patrimonio Immateriale Unesco

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Nelle foto, alcuni momenti della mattinata.

Con la consapevolezza di aver fatto un buon lavoro, ma con un certo timore per qualche possibile contrattempo, il gruppo di lavoro che ha curato il fascicolo in questi anni, ha atteso la decisione da parte della Commissione Unesco, che si doveva pronunciare sulla candidatura: la Cerca e Cavatura del Tartufo Italiano a Patrimonio Immateriale dell’Umanità. In Sala Beppe Fenoglio, dove era stato allestito il quartier generale, con tanto di schermo gigante per seguire la diretta streaming da Parigi, la suspence è durata circa mezz’ora. La riunione si è aperta verso le ore 10.15 con l’esame e il via libera dei dossier di Ucraina (maioliche dipinte a mano) e Belgio (una festa folkloristica sui trampoli). Quindi è arrivato il turno dell’Italia. Da parte dei membri del comitato non è stata fatta alcuna osservazione, e così il presidente Punchi Nilame Meegaswatte ha, come un banditore d’asta, battuto il martelletto per sentenziare l’approvazione. (ecco il video).

Un lungo applauso ha sottolineato questo momento. Poi, prima del brindisi finale è arrivato il commento soddisfatto di Antonio Degiacomi (vice presidente delle Città del Tartufo), che pubblichiamo integralmente.

 

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