In vista nuove norme elettorali: interessati i Comuni sotto i mille abitanti

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È stato approvato al Senato il disegno di Legge 1169 che porta delle modifiche importanti al sistema elettorale per i piccoli comuni che presentava alcune criticità emerse negli ultimi anni. Le variazioni riguardano il computo dei votanti per la validità delle elezioni comunali ed il numero delle firme per la presentazione dei candidati.

Il senatore Mino Taricco fra i relatori del disegno di legge, spiega quali fossero le criticità da correggere: «Nel corso degli ultimi anni stavano emergendo, con una sempre maggior frequenza, alcune storture soprattutto nei piccoli Comuni e soprattutto nelle aree a minore densità abitativa, dove alle elezioni dei rinnovi del Consiglio comunale, si presentavano candidati Sindaco e liste che nulla avevano a che fare con le Comunità interessate». Inoltre «Una seconda criticità era generata, nel caso di una sola lista presentata, dal rischio di minore partecipazione al voto dei cittadini, e dall’alto numero, in molte piccole Comunità, di iscritti all’Aire (residenti all’estero che rientrano nell’anagrafe degli italiani residenti all’estero) due cause che alla luce dei limiti sulla validità delle consultazioni elettorali, correvano sempre il rischio di non far conseguire il quorum per la validità delle elezioni». In una tornata elettorale recente, in un piccolo comune di Langa, si era recata al voto un’ampia fetta di aventi diritto, intorno all’80%, che, per questo meccanismo, effettivamente risultava di poco sopra il 50%.

La proposta approvata in Senato porta modifiche importanti: «All’articolo 1 viene modificato il quorum per i piccoli Comuni, nel caso in cui una sola lista si presenti alle elezioni comunali, abbassandolo dal 50% precedentemente previsto al 40 %. Inoltre, sempre ai fini del raggiungimento del quorum, non verranno considerati gli elettori residenti all’estero che non voteranno». «Con l’articolo 2 si è affrontato il problema delle liste “straniere” introducendo la raccolta delle firme anche nei Comuni sotto i 1.000 abitanti» continua il senatore; prima le firme andavano raccolte nei comuni con più di mille abitanti. «Adesso speriamo che il provvedimento possa essere velocemente approvato anche alla Camera, in modo che il segnale di attenzione che stiamo dando ai piccoli Comuni sia concreto, puntuale e reale» conclude Mino Taricco.

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