In ricordo di Romolo Bussolino “gran giugadur ‘dbala”

0
64

Una vita dedicata allo sport dalla pallapugno alle bocce, Romolo Bussolino venuto a mancare all’età di 93 anni, lo scorso 1 aprile, è sempre stato il “compagno di squadra” ideale per le sue doti di grinta, lealtà e profonda passione. Nato a San Martino Alfieri, in provincia di Asti nel 1929 Romolo Bussolino si trasferisce fine anni 60 con la famiglia ad Alba per motivi di lavoro.

Le numerose persone tra amici e conoscenti l’hanno ricordato anche per le sue passioni sportive del pallone elastico che ha praticato fino agli anni 70 nel ruolo di “spalla” con Solferino, Franco Berruti, Defilippi per la serie A; e in B Gallarato, Cuttica Viglione, Carlo Corino e Dotta.

Nel 1968 si afferma nella serie B con i fratelli Corino Sergio e Gianni di Corneliano insieme negli anni a seguire con Bolla Augusto e Servetti Piero. Spalla spettacolare e completa coniugava classe e grinta e combatteva fino all’ultimo. Fu pure un ottimo giocatore di bocce. Nel 2019 riceve il riconoscimento di “sportivo dell’anno” premiato dalla sezione albese Mario Fontani dell’Unione nazionale veterani dello sport. A lui Sergio Corino nel suo libro “una vita di balon e non solo’ dedicò il seguente sonetto:

Atleta dal pugn possent – la vera classica spla – at sauta subit a la ment – Romolo giugadur ‘dbala. Cun lo slans ‘d na rundulin-a – con l’stussia del vej vulpun – gamba lesta, vista fin-a – chiel a vola ‘n sel balun. Cun la grinta d’en leon – per giughesse na medaia – anche contra cui pi bon – la partia na bataia. A l’è stai campion d’Italia – dop na lota sensa fin – con na squadra da bataia, tutti quattr a j’ero Alpin.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui