«In Europa solidarietà fa rima con ipocrisia» Il duro giudizio di Alessandro Panza su crisi energetica e immigrazione

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Alessandro Panza, euro- parlamentare del Gruppo Lega - Identità e Democrazia

Se dovessimo dare un premio allipo- crisia lo vincerebbe l’Europa a mani basse, basti pensare che una delle parole più abusate da questa Commissione è Solidarietàche peraltro vediamo solo nelle dichiarazioni della presidente Ursula von der Leyen, non nei fatti concreti. Più ipocrisia di così». Non usa mezzi termini Alessandro Panza, europarlamentare del Gruppo Lega – Identità e Democrazia, nel giudicare le scelte dellUnione europea.

A quali fatti concreti si riferisce?

«Non esiste solidarietà nellaffrontare il tema del costo dellenergia, dove Paesi come Ger- mania e Olanda hanno ostacolato ogni pos- sibile soluzione per mesi, lasciando esposti agli esorbitanti costi delle bollette imprese e famiglie. Non esiste solidarietà quando i Paesi del nord Europa spingono verso la transizione ecologica come automi, senza rendersi conto dei danni irreparabili che verranno fatti al tes- suto imprenditoriale europeo e italiano in par- ticolare, una su tutte la norma che mette fuori legge i motori endotermici dal 2035 con ri- percussioni devastanti sullautomotive italia-

no. Non esiste solidarietà quando il commis- sario Dombrovskis pensa già a ristabilire il patto di stabilità, come se la guerra, il covid e la crisi energetica non fossero mai esistiti».

Questo vale anche per il problema dell’im- migrazione?

«Non esiste solidarietà quando si parla di im- migrazione, dove a fronte di oltre 45.000 sbar- chi solo nel 2022, gli immigrati redistribuiti sono appena un centinaio».

Quindi l’Europa non è solidale?

«No. LEuropa non è affatto solidale, lEuropa è prigioniera delle proprie ideologie turbo-am- bientaliste idolatrate da una Commissione de- bole e ottusa, che non capisce che il mondo dal 2019 è profondamente cambiato».

E cosa si dovrebbe fare secondo lei?

«Per lEuropa è giunto il momento delle scelte, redimersi e affrontare le sfide che la con- giuntura mondiale ci pone davanti, o essere altrimenti destinata a soccombere sotto il pe- so delle proprie contraddizioni e delle proprie ideologie che non fanno il bene dei cittadini e delle imprese europee».

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