Il tartufo italiano alla conquista di Dubai 2020

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SERRALUNGA D’ALBA – L’Accademia italiana del tartufo serra le fila dei partner alla conquista di Expo Dubai 2020. Un parterre di grande levatura, sabato 19 ottobre alla Tenuta di Fontanafredda, per un patto di buon gusto e di valori tra la Cia Agricoltori italiani, il Ministero e la stessa Accademia, che rilancia la candidatura del tartufo a portabandiera della cucina Made in Italy nel mondo.

«Il tartufo è principe della cucina e arte della tavola – osservano Giuseppe Cristini e Davide Feligioni, rispettivamente presidente e direttore dell’Accademia -, adatto a soddisfare i palati universali, dal mite vegano all’esigente gourmet, dall’appassionato ricercatore al turista curioso. Un valore che intreccia i temi ambientali con i principi di una nuova cucina che racconta cultura».

Una missione imperdibile, conquistare l’anno prossimo l’attenzione del palcoscenico di Dubai. Così l’Accademia ha chiamato a sé due uomini di punta del Piemonte, il presidente nazionale di Cia Agricoltori italiani, Dino Scanavino, e il cantautore Giorgio Conte, entrambi astigiani, nominandoli rispettivamente socio ad honorem e amico dell’Accademia.

Accanto a loro, le nuove nomine degli “ambasciatori” Luca Miliffi per l’Austria, Alberto Sermoneta per Dubai, Cina e Giappone e dei fratelli Angelaccio per il Molise.

Il tutto pennellato dalla professionalità dello chef Ugo Alciati, in un ventaglio di proposte gastronomiche dominate dal tartufo bianco delle Langhe e delle Marche, con l’accompagnamento di un appagante Verdicchio dei Castelli di Jesi.

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