Il Ministro De Micheli in visita alle infrastrutture nel Sud Piemonte

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ALBA – Il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli nella sala Consiglio “Teodoro Bubbio” del Palazzo comunale.  All’incontro con il sindaco di Alba Carlo Bo, i sindaci di Langhe e Roero, il presidente della Regione Alberto Cirio, il presidente della Provincia Federico Borgna ed il prefetto di Cuneo Giovanni Russo. Al ministro chiedono il supporto del Governo sulle infrastrutture della Provincia Granda ed il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo.

Il presidente della Provincia Federico Borgna ha incontrato oggi,  lunedì 9 dicembre ad Alba il ministro Paola De Micheli durante il sopralluogo che la responsabile Trasporti e Infrastrutture sta effettuando sul territorio piemontese dopo l’alluvione di fine novembre. De Micheli è stata invitata dal presidente della Regione, Alberto Cirio affinchè possa valutare di persona i gravi danni causati dal maltempo nelle tre province del sud Piemonte. Con loro anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e Difesa del suolo Marco Gabusi.

Borgna ha scritto il 27 novembre scorso al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e allo stesso ministro De Micheli esprimendo tutta la sua preoccupazione in merito alla grave situazione in cui si è venuto a trovare il territorio della “Granda”. “Oltre ad essere in ginocchio a causa di alluvioni e maltempo – aveva scritto Borgna – oggi la nostra provincia rischia il totale isolamento finendo schiacciata dai blocchi burocratici. Il crollo della Torino-Savona ci isola da sud, l’autostrada Asti-Cuneo è bloccata, i lavori al Colle di Tenda sono fermi, quelli per la Variante di Demonte non partono e il Colle della Maddalena è chiuso”.

Borgna aveva poi sottolineato come, in tale contesto, “ogni anno lo Stato prelevi dal nostro bilancio provinciale 11.700.000 di euro, risorse che ci sono indispensabili per portare avanti lavori di manutenzione sulle strade e nelle scuole e che questa sottrazione ci impedisce di fare”. La lettera si concludeva con un triplice invito: tornare in provincia di Cuneo per constatare se ci sono stati o no quei passi in avanti Conte aveva auspicato nella sua visita al cantiere (tuttora fermo) dell’autostrada Cuneo-Asti; dare un segnale forte di attenzione a questo territorio di confine sospendendo il prelievo statale sopra citato per almeno 5 anni, così da permettere di risolvere almeno in parte i problemi di ordinaria manutenzione delle strade provinciali su cui si sta riversando oggi tutto il traffico; fare suo il nostro appello affinchè il problema delle tante infrastrutture stradali bloccate per ragioni burocratiche possa trovare una rapida soluzione”.

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