Il Cortemiliese Doc 2020 va al sindaco anti Acna Giancarlo Veglio

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CORTEMILIA – Il premio “Cortemiliese Doc 2020” che ogni anno la Confraternita della Nocciola Tonda Gentile di Langa assegna a persone, imprese, enti o associazioni che si sono particolarmente distinte per l’impegno speso a favore di Cortemilia e il suo territorio andrà a Giancarlo Veglio, 82 anni, imprenditore nel settore dell’elettronica e dell’automazione industriale, sindaco della capitale della nocciola ai tempi della lotta all’Acna e dell’alluvione del 1994.

Spiega il gran maestro della Confraternita della Nocciola Ginetto Pellerino: <Non è mai facile scegliere tra i Cortemiliesi quello che merita la Denominazione di Origine Controllata o, parlando di nocciole, potremmo dire l’Igp, l’Identificazione Geografica Protetta, ma quest’anno non abbiamo avuto dubbi individuando una persona che ha rappresentato Cortemilia in vesti diverse ma sempre con grandi meriti e ottimi risultati>.

Aggiunge: < Come sportivo perché è stato calciatore professionista fino alla serie C nel Savona e nella Cairese e poi bandiera dei “Lupi” del Cortemilia negli anni ’70 trascinando una squadra mitica verso risultati mai raggiunti fino ad allora. Come sindaco e poi come Presidente della Comunità Montana Langa delle Valli Bormida e Uzzone, negli anni difficili, a volte drammatici della lotta all’Acna e dell’alluvione del 1994, quando con la sua competenza, le sue capacità, la sua tenacia, il suo senso di responsabilità fu tra i protagonisti della rinascita della Valle Bormida>.

<In ultimo – conclude Pellerino – come dirigente e imprenditore prima alla Telecom dove già alla fine degli anni ’60 sperimentò le prime fibre ottiche e i primi prototipi di video telefonini e poi alla Brovind di Cortemilia dove ha contribuito al grande sviluppo di un’azienda leader nel settore dell’elettronica, dall’automazione industriale e dell’impiantistica nel settore agroalimentare>.

Dopo gli studi in ingegneria elettronica e telecomunicazioni al Politecnico di Torino Giancarlo Veglio ha iniziato la sua carriera nel capoluogo piemontese ma alla fine degli anni ’80 si trasferisce definitivamente a Cortemilia, il paese natale di sua mamma, e decide di mettere il suo talento a disposizione del territorio che ama tantissimo, l’Alta Langa.

La cerimonia di consegna si terrà nella chiesa dell’ex convento francescano domenica 30 agosto alle 10,30 e precederà la presentazione al pubblico del libro “Michele Ferrero e l’Alta Langa” edito da Uniart che ripercorre la straordinaria storia del forte e genuino legame tra la famiglia Ferrero e il territorio dell’Alta Langa, un rapporto di affetto e gratitudine raccontato attraverso i trentotto comuni che alla persona di Michele Ferrero hanno voluto intitolare una via, una piazza, un parco, una biblioteca, un luogo significativo che richiamasse la sua affezione alla comunità della Langa.

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