Il Consiglio dovrà ridiscutere delle “paghe” della Giunta di Sommariva del Bosco

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Non farà piacere alla Giunta di Sommariva del Bosco dover tornare nel prossimo Consiglio comunale ancora sul “caso stipendi”: quelli che gli stessi amministratori si sono alzati al massimo possibile nella seduta insediativa dopo le elezioni dello scorso giugno. A quanto pare saranno costretti a farlo per il modo con cui hanno gestito l’interpellanza dell’opposizione discussa a fine settembre. Il gruppo di minoranza SdB+ ha infatti formalmente impugnato il verbale di quel pezzo di seduta concluso non correttamente. L’interpellanza che il capogruppo Andrea Pedussia aveva chiesto e ottenuto di trasformare in mozione, per consentire a tutta l’aula volendo di intervenire, non risulta essere stata posta ai voti. Una mancanza che – scrive Sdb+ in una comunicazione al sindaco Marco Pedussia –, «inficia la legittimità» di quanto Palazzo Civico ha comunque publicato come «delibera».

Essa appare inoltre perlomeno lacunosa non riportando a verbale neppure «minimo accenno» delle «precise osservazioni avanzate» dai proponenti la mozione, nelle repliche alle risposte dello stesso Pedussia e della segretaria dottoressa Sonia Zeroli. Ricordiamo che l’opposizione aveva contestato non gli aumenti delle indennità ma che fossero un obbligo di legge altrimenti punito con la necessità di restituire somme a Roma, come sostenuto dagli amministratori e dalla stessa Zeroli. SdB+ invitava la Giunta ad assumersi la responsabilità di una decisione autonoma che ha portato sindaco e suoi collaboratori sommarivesi a guadagnare di più perfino dei loro colleghi di Bra. Con buona pace di migliaia di Comuni italiani che non hanno approfittato affatto o almeno non in toto, della possibilità di auto-elevarsi le paghe, oppure ne hanno destinato una parte per finalità sociali a favore dei residenti.

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