Il 3 ottobre si celebra la giornata della Memoria e dell’Accoglienza ad Alba

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ALBA – Il 3 ottobre si celebra la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, istituita dalla legge 45/2016 approvata a metà marzo 2016. La Giornata ha lo scopo di ricordare e commemorare tutte le vittime dell’immigrazione e promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà.

Una data simbolica, che ricorda il giorno in cui, nel 2013, 368 persone tra bambini, donne e uomini persero la vita in un naufragio a largo di Lampedusa. È in questa giornata che si svolgerà ad Alba nella sede del CPIA di corso Michele Coppino 40/F, alle ore 21, un evento aperto alla cittadinanza per non dimenticare e parlare di ACCOGLIENZA.

L’evento è organizzato dal Consorzio CIS come ente gestore del progetto Siproimi(Sistema di Protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati) e patrocinato dal Comune di Alba.

#IOACCOLGO è il titolo della serata orientata a far emergere quella parte di popolazione che vuole attivarsi per “garantire il diritto di asilo, promuovere la cultura dell’accoglienza e della solidarietà e agire in prima persona per affermarla” (come citato nel manifesto della campagna nazionale) attraverso azioni concrete.

Il progetto INSTRADAAA è partito nel 2018 per costruire una rete di tutor territoriali che  “adottano” un percorso di integrazione sociale, mettendo a disposizione gratuitamente e in modo volontario le proprie competenze relazionali eo professionali al fine di offrire un supporto  pratico sugli aspetti dell’autonomia ed un riferimento relazionale in caso di bisogno.

Ad oggi sono 23 i tutor attivi su Alba e Bra che, in varie forme hanno deciso di sperimentare l’incontro con un ragazzo rifugiato conosciuto nell’ambito del progetto di accoglienza istituzionale, ma proseguito anche dopo la sua scadenza. Sono ancora tanti i ragazzi che cercano un’occasione di incontro e relazione libera dalle logiche assistenzialiste o di pregiudizio che caratterizzano spesso i rapporti con le persone straniere, e specialmente con i rifugiati, in questo momento storico.

La serata albese è pensata per avvicinare chi avesse interesse a mettersi in gioco e a scoprire di più sulla realtà dell’accoglienza anche ascoltando i racconti di chi la sta sperimentando: dal caffè al bar all’ospitalità in famiglia.

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