I volontari della Protezione civile da Papa Francesco

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“So quanto è benemerita la vostra opera e mi piace ricordare quanto bene avete fatto durante la recente pandemia, soprattutto nelle sue fasi più acute”: Papa Francesco ha salutato così i volontari del Servizio nazionale di Protezione civile accolti in udienza in Vaticano, tra i quali era presente anche la delegazione del Piemonte accompagnata dall’Assessore regionale alla Protezione civile.

Dopo aver encomiato l’operato dei volontari, il Papa ha voluto condividere con i presenti tre spunti di riflessione e di azione che partono dalla missione di “protezione” del Corpo: protezione dall’isolamento sociale, dai disastri ambientali e attraverso la prevenzione. Proprio quest’ultima indicazione rappresenta la grande sfida della Protezione civile piemontese, che si è distinta negli anni per la sua capacità di intervento durante le emergenze fino a essere considerata la migliore d’Italia. Un tema caro all’assessore regionale, che ha stretto la mano al Papa portandogli i saluti da Asti.

Sono oltre 18.000 i volontari piemontesi della Protezione civile, organizzati in 450 associazioni e 450 gruppi Comunali, dei quali più di 9.000 fanno parte del Coordinamento regionale, oltre ai gruppi di AIB Antincendi Boschivi, ANC Associazione Nazionale Carabinieri, ANA Associazione Nazionale Alpini, ANPASS Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze e Croce Rossa. Un esercito di pace, come viene spesso definito, che, come ha sottolineato l’assessore piemontese, si è rivelato la realtà più avanzata e completa nella gestione del rischio in Italia.

A chiusura dell’incontro Papa Francesco ha incoraggiato i volontari a continuare l’opera di bene tra i più bisognosi, secondo la testimonianza del patrono San Pio da Pietralcina.

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