I Piemontesi e l’uso della rete: in calo gli utenti frequenti e crescono i quelli saltuari

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Nel corso della prima metà del 2022 è aumentata ancora la percentuale di cittadini piemontesi che utilizzano Internet (90,9% rispetto all’ 87,7% del 2021). Tuttavia, a differenza dell’anno scorso, scende il numero degli utenti frequenti (tutti i giorni o quasi) e cresce quello degli utilizzatori saltuari (non oltre una volta alla settimana). Lo rivela un’indagine condotta da Ires, l’Istituto di ricerche economico-sociali della Regione Piemonte. La forte crescita degli utenti frequenti nel 2021 era stata messa in relazione alla necessità imposta dalla pandemia di utilizzare la Dad (Didattica a distanza), operare in telelavoro ribattezzato smart Working e interagire virtualmente a distanza con le istituzioni pubbliche e i servizi privati. Il calo determinatosi quest’anno, secondo l’Ires potrebbe dipendere dall’allargamento della platea di utenti che include ora nuovi soggetti i quali fanno di Internet un uso contenuto. Inoltre è possibile che una parte dell’utenza – venute meno gran parte delle restrizioni pandemiche – abbia preferito tornare a rivolgersi ai tradizionali servizi in presenza: infatti la percentuale di chi ha interagito tramite i mezzi informatici con la pubblica amministrazione si è ridotta dal 65,5% del 2021 al 51,8% del 2022. Età, genere, zona L’indagine evidenzia, inoltre, un divario digitale importante in base al livello di istruzione: la platea dei nostri conterranei che non utilizza la rete sale al 20% tra chi possiede un diploma di scuola Media inferiore e al 30% tra chi non ha un titolo di studio o al più la basilare licenza elementare. Un’altra discriminante rilevata concerne l’età anagrafica: un piemontese più anziano dei 64 anni su 5 non è connesso, rispetto al 3% di chi ha meno di 24 anni. Si fa notare poi da parte dei ricercatori un divario di genere: la quota di donne che dichiarano di non usare la rete è molto superiore a quella degli uomini: 13% a fronte del 5%; questo gap, questo solco tuttavia appare, osservando precedenti rilevazioni, essere andato in riduzione con il trascorrere del tempo. Un’altra dimensione del digital divide, il divario digitale, quella territoriale: il 72,0% di chi ha risposto al sondaggio Ires è soddisfatto della propria connessione; la soddisfazione è sensibilmente minore per chi vive in zone dove ancora la velocità della rete o la sua affidabilità lasciano a desiderare. Così nelle “terre alte”, in montagna è soddisfatto soltanto il 66,8% degli utenti e in collina il 69,7%, rispetto ai residenti in pianura che hanno espresso un loro giudizio positivo nel 74,1% dei casi.

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