Hockey solidale a Bra: in arrivo squadra in fuga dalle bombe di Sumy

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Una squadra di hockey in fuga dalle bombe: la sera di oggi, domenica 27 marzo, sarà accolta a Bra.L’iniziativa è scaturita dalla collaborazione Comune-Hf Lorenzoni, la società che gestisce i campi di Madonna dei Fiori.Grazie a contatti avviati da anni e mantenuti dalle sue tesserate ucraine, e al sostegno logistico di un’altra compagine olandese auto-tassatasi, la perigliosa trasferta è stata organizzata.In 4 gior­ni sta portando in Italia circa 20 atlete della Sumchanca Sumy, regione del nord-est, una delle aree più martoriate del conflitto, con 3 o 4 figli piccoli. «Avrebbero dovuto esserci più ragazze ma molte non se la sono sentita di lasciare i parenti anziani», dice la team manager Lorenzoni Silvia Brizio.Soggiorneranno in hotel, il sindaco Gianni Fogliato ha ottenuto la copertura economica dalla Regione.

 

Bambini di Chernobyl

Si è riattivato anche il gruppo braidese Amici dei bambini di Chernobyl, quello che per tante estati ha fatto arrivare piccoli ucraini in vacanza terapeutica dalle radiazioni scaturite dall’incidente nucleare del 1986. Chiede aiuti per le sue famiglie ora aperte al soggiorno anche di donne ucraine: Iban IT62G05387460­44000038521994 o Satispay, un’applicazione per cellulari, 334/7367188. «Piccole somme sono bene accette» – sottolineano dal comitato.

Dal Municipio raccomandano di comunicare le generalità di rifugiati ospiti di autonoma generosità di braidesi (finora 24) compilando l’apposita dichiarazione sul sito www.comune.bra.cn.it.Consegnata al Comando Polizia locale, serve a ottenere il permesso di soggiorno di un anno. Altra segnalazione va fatta all’Asl (tel. 0173/­59.45.21) per l’assistenza sanitaria.

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