GOVONE – «I permalosi del Magico Paese prendano esempio dalla val Tignus»

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Non me li facevo così permalosi gli organizzatori del Magico Natale di Govone. Sono offesissimi con lo scrittore Paolo Ferruccio Cuniberti e lo hanno addirittura querelato per alcune considerazioni sulla kermesse dicembrina, alcuni post in cui Paolo scrive tutto sommato quel che la maggior parte delle persone pensa: che c’azzeccano renne, casette e Babbi Natali e Topo Tip e l’Elfo Gu con il Roero, le residenze sabaude e la storia del territorio?

Nulla. Lo ha scritto anche Domenico Quirico. Un bel cappero di niente.

E’ business no? Perché prendersela tanto dunque? Io consiglierei alla associazione culturale Generazione, che cura gli allestimenti del natale govonese, di prendere esempio da quelli del palio del Capretto Maculato, nella non lontana val Tignus. Quando alcuni storici dissero loro che di Capretti Maculati in val di Tignus non se n’era mai vista ombra, di contese in costume medievale nemmeno e che gli animalisti storcevano il naso perché i fantini usavano il nerbo, loro risposero alla Briatore: «E’ business signori! Che vi frega? La gente viene, si diverte, anche se i Capretti Maculati hanno il brutto vizio di sputare come lama peruviani e scacazzano dappertutto. Il mondo va così. Qualcuno fa affari, qualcuno no, ma a voi, scusate, che vi frega?».

Avete il vostro business, accettate le critiche, lasciate che la Giustizia e i tribunali si occupino di cose più importanti, piuttosto che perder tempo dietro i post di Paolo Ferruccio Cuniberti su Facebook. E’ un uomo colto, bravissimo scrittore, uno studioso. Non certo una persona da trascinare in tribunale. Pensateci: con un po’ di autoironia si diventa più simpatici e si fa più business.

Silvano Bertaina

insegnante, autore, giornalista

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