Govone, Cante j’euv al castello sabato 9 aprile

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Ci sarà un “Canté j’euv Sabaudo”, sabato 9 aprile, a Govone: con le cure della Pro Loco, in piazza Vittorio Emanuele II, a partire dalle 18. L’evento sarà accompagnato da intrattenimenti musicali e momenti culturali, in sinergia con la Collina degli Elfi Onlus, l’associazione “TempoXte”, gli Alpini, l’Avis e il bar “Il Menestrello”: e tante proposte enogastronomiche, in linea con il periodo della questua roerina.

Per dare il benvenuto alla primavera, gruppetti di giovani, al ridestarsi della natura e del nuovo ciclo vitale, prendevano nottetempo la via delle colline e raggiungevano le aie delle cascine più lontane; qui si improvvisavano musici e cantori ed intonavano un canto sotto le finestre dei padroni di casa, aspettando che si destassero dal primo sonno per chiedere un dono in cambio dell’auspicio di nuova vita di cui erano portatori.
I contadini, spesso svegliati dall’abbaiar dei cani, scendevano nei cortili e donavano uova fresche o altri generi alimentari, che il gruppo di questuanti avrebbe conservato fino al lunedì dell’Angelo per preparare frittate durante la “merendina” di Pasquetta.
Alle famiglie avare che non aprivano la porta erano riservate alcune strofe di “maledizione” che la comitiva intonava per castigare la casa e gli abitanti che non accoglievano di buon grado lo spirito benefico primaverile di cui si sentivano ambasciatori.
Questo antico rito di propiziazione è stato fortemente radicato fino al periodo fra le due guerre.
Dagli anni ’70 molti gruppi locali hanno iniziato a riproporre spontaneamente il Cantè J’euv e continuano ancora oggi!

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