Gli alpini d Bra hanno ricordato Brero

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Riceviamo

e volentieri pubblichiamo.

Maestro di “vita” per gli Alpini, Angelo Brero aveva un forte temperamento, unito a un profondo spessore umano. Dal 1963, per trent’anni è stato presidente della Sezione di Cuneo, aprendo la strada a un associazionismo “alpino” compatto, forte di un gran numero di iscritti. A vent’anni esatti dalla morte, la Sezione di Cuneo ed il Gruppo Alpini di Bra, insieme alla figlia Caterina Brero e ai nipoti Tommaso Arpino ed Enrico Murettino, hanno reso gli onori allo storico presidente sezionale presso la tomba del cimitero urbano dove Brero riposa dal 4 luglio 1999, a fianco alle sorelle Esterina e Caterina e al cognato Giovanni Arpino.

«In questo anniversario, 4 luglio 2019, noi alpini possiamo affermare che l’esempio di Brero non è andato perso con la sua scomparsa: oggi ricordiamo un amico, oltre che l’illuminato presidente sezionale» – ha commentato il capogruppo Ana braidese Antonino Ciancia. «Alla nostra cara madrina Angiolina, alla figlia Caterina, fedele custode dei ricordi del padre, al nipote Tom, anche lui alpino, vogliamo rinnovare la nostra testimonianza di affetto e stima per Angelo Brero, fedele difensore dei valori delle penne nere».

Uomo di grande esperienza, Angelo Brero ha ricoperto ruoli di livello nella professione bancaria e come amministratore comunale della Giunta Degiovannini fu vicesindaco di Bra.

Durante la sua presidenza alla Sezione di Cuneo aumentò i soci da 2.000 a oltre 10.000 promuovendo i valori “alpini” come linee guida per ogni iscritto.

«Durante il mandato come presidente sezionale ha utilizzato le sue capacità di “costruttore di armonia” per dirimere i contrasti fra i gruppi Ana» – ha sottolineato la figlia Caterina. «Anche l’ultimo suo pensiero –ha aggiunto – è stato per i suoi alpini, consegnandomi queste parole come testamento spirituale: ”Dite agli Alpini di amare l’Associazione e di rispettare sempre il loro Presidente, di essere di esempio nella famiglia, e nella società”».

Anche l’attuale presidente sezionale Mario Leone ha voluto esprimere un ricordo del suo predecessore. «Incarnava il più fiero spirito alpino: il forte messaggio ereditato da Angelo Brero invita tutti noi alpini ad una profonda sintonia, ad andare d’accordo, ad appianare i contrasti, dando concretezza alle parole “rispetto, ed esempio”» – ha puntualizzato Leone. «Proseguiremo il nostro percorso nel solo che lui ha tracciato, seguendo la direzione virtuosa che ci ha indicato».

Ana Bra

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