Giorno del Ricordo, le varie iniziative in provincia di Cuneo

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Nella giornata di ieri 10 febbraio si è celebrato il Giorno del ricordo in memoria la tragedia delle foibe e dell’esodo istriano, giuliano dalmata. La data prescelta è il giorno in cui nel 1947 fu firmato il trattato di Parigi che assegnava alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, in precedenza facenti parte dell’Italia.

Momenti commemorativi sono previsti in diverse città del Cuneese. Il presidente della Provincia e sindaco Luca Robaldo sono stati ieri mattina 10 febbraio a Mondovì per le celebrazioni ufficiali. Dopo la deposizione della corona di fiori nei giardini “Martiri delle Foibe” alla stazione ferroviaria, Robaldo ha inaugurato nell’Antico Palazzo di Città la mostra curata da Enrico Miletto e promossa dal Comitato di Torino dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia dal titolo “L’Istria, l’Italia, il Mondo. Storia di un esodo: istriani, fiumani e dalmati a Torino”. Venerdì 17 febbraio alle ore 10 si svolgerà ancora, nei locali della sala Luigi Scimè, la conferenza di Gianni Oliva (storico, scrittore e giornalista) su “La Storia e il senso della Memoria”, organizzata dal Comitato “10 febbraio” di Cuneo.

A Savigliano l’appuntamento istituzionale sarà sabato 11 febbraio alle 11, nel piazzale intitolato a Norma Cossetto per la deposizione di una corona al monumento dedicato ai “Martiri delle Foibe” da parte del Comune, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Lunedì 13 febbraio alle 21, nella sala Miretti, presentazione del volume “La bambina con la valigia” alla presenza dell’autrice Gigliola Alvisi che dialogherà con Lucetta Paschetta, mentre venerdì 17 febbraio alle 21, al Centro Culturale Saviglianese proiezione del documentario “Fertilia istriana”.

A Racconigi, lunedì 13 febbraio alle 20,30 in municipio, presentazione del libro “La Venezia Giulia nel secondo dopoguerra. L’arrivo della Commissione Interalleata nel territorio dell’Istria”, alla presenza dell’autrice Giuliana Donorà. Il volume traccia un profilo storico delle regioni del confine orientale per poi focalizzarsi sul principio di autodeterminazione dei popoli sancito dalla Carta atlantica nel 1941. Durante la serata verranno proiettate alcune scritte murali propagandistiche, che sono state censite dall’autrice a Dignano d’Istria.

A Boves, venerdì 17 febbraio alle 17, in municipio “La storia torna alla luce. 1943-2023: 80 anni dai primi infoibamenti” con lo storico Giovanni Oliva che ripercorrerà la tragedia consumatasi tra il maggio e il giugno 1945 in cui migliaia di italiani della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia vennero uccisi dall’esercito del maresciallo Tito, gettati nelle “foibe” o deportati nei campi sloveni e croati.

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