Giornata mondiale del Donatore di Sangue: il Piemonte c’è, anche in tempo di Covid

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“Il senso di una comunità passa anche da gesti semplici ma preziosi come quello di donare il sangue e mi rivolgo quindi alla sensibilità dei piemontesi, specialmente ai giovani, perché aderiscano numerosi alla pratica della donazione che può salvare molte vite”, così afferma Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue che si celebra il 14 giugno. “Mi reco ormai da anni, periodicamente, presso uno dei centri autorizzati al prelievo e ho constatato però come si tratti di un’azione che dovrebbe essere maggiormente conosciuta e diffusa”, continua il presidente. “Ogni giorno infatti 1.800 persone necessitano di trasfusioni per poter sopravvivere. Il sangue non può essere prodotto in laboratorio e l’unica fonte di approvvigionamento è costituita dal donatore.

Questo prezioso fluido è inoltre fondamentale nei gravi traumi e incidenti nel primo soccorso, in numerosi interventi chirurgici, nelle anemie croniche, nelle malattie oncologiche e in molti altri casi. Con l’inizio dell’estate, a causa delle vacanze e dello spopolamento delle città, la disponibilità di sangue tende a ridursi, determinando talvolta una carenza critica in molti ospedali. Faccio quindi appello a tutti i cittadini affinché contribuiscano a garantire un numero di donatori sufficiente per assicurare la continuità dell’attività degli ospedali. Il Piemonte in questi mesi di pandemia ha dimostrato come generosità e altruismo siano le armi vincenti per combattere non solo un virus insidioso, ma per affrontare qualsiasi emergenza ed è con questo spirito che mi auguro si diffonda sempre più la cultura della donazione di sangue”.

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