Nei giorni scorsi nuova misura cautelare è stata notificata agli interessati già in carcere. In contemporanea, i carabinieri delle Stazioni di Alba e Neive hanno riconsegnato al legittimo proprietario una bicicletta elettrica asportata da un garage nel corso di uno dei furti perpetrati dalla banda a ottobre 2019. L’attività di ricerca delle persone derubate e la riconsegna a loro dell’ulteriore refurtiva recuperata e sottoposta a sequestro, è tuttora in corso..
I due accusati, cittadini albanesi pluripregiudicati, «sono gravemente indiziati di numerosi furti commessi tra i mesi di settembre e novembre dello scorso anno nelle province di Cuneo, Torino e Asti, presso ville isolate, abitazioni in centri abitati, B&B centralissimi, con o senza presenza di persone all’interno» – scrivono i carabinieri. I componenti del sodalizio criminale erano specializzati nella “tecnica del buco”, riuscendo cioè a forare i serramenti delle finestre facendo scattare la maniglia all’interno e garantendosi così facile accesso ai locali in tempo di notte.
In poco più di tre mesi di intenso lavoro investigativo consistito nello svolgimento di tradizionali metodi di indagine, nell’analisi di numerose ore di riprese di sistemi di videosorveglianza comunali e privati e nell’esecuzione di diverse attività tecniche, l’Arma di Alba – coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti – è riuscita a raccogliere a carico degli indagati elementi di prova sulla commissione di furto in 67 abitazioni e di ricettazione di 8 autovetture, tutte recuperate e riconsegnate ai legittimi proprietari. Alcune auto erano state in parte già smontate, punzonate e ricettate da cittadini di origine bulgara e macedone, per esportarle all’estero.