Filippo Pinsoglio presenta “Pinocchio uno di noi” a Cherasco

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Apre sabato 2 luglio, nella Chiesa di San Gregorio di Cherasco, la mostra dedicata a Pinocchio dall’artista astigiano Filippo Pinsoglio.

 

Nato a Moncalieri nel 1956, Pinsoglio è iscritto alla Società Promotrice delle Belle Arti sia di Torino che di Asti, dove vive e lavora. Si avvicina alla pittura frequentando lo studio dei compianti artisti Amelia Platone e Carlo Carosso ed inizia a esporre a partire dal 1991. Riceve vari premi e dipinge il drappo del “Palio del Cerro” – Cerreto Guidi (FI) nel 2002, il drappo del Torneo Cavalleresco “Castel Clementino”- Servigliano (AP) nel 2004, ed altri per i rioni del Palio di Asti.

Nel 2014 e nel 2016 ha esposto a Venezia nello Spazio Badoer della storica e prestigiosa Scuola Grande di San Giovanni Evangelista per la mostra ufficiale del Carnevale di Venezia (Call’Art). Nel 2017 ha preso parte al progetto Bibbia e Sacro Vino dell’associazione Art & Wine Club (di cui fa parte) inserendo due opere in una mostra collettiva accanto alle incisioni di Marc Chagall sull’Antico Testamento. Dello stesso anno è l’esposizione Ancipites Homini curata da Fabio Giuseppe Carlo Carisio nella Chiesa di San Domenico ad Alba. Nel 2018 ha ottenuto un vasto consenso di pubblico, grazie a quasi duemila visitatori, per la mostra Pinocchio nella Balena allestita nel Palazzo Michelerio e nella Chiesa del Gesù in collaborazione con il Museo dei Fossili del Parco paleontologico astigiano, con il patrocinio della Regione Piemonte e del Comune di Asti. Sono del 2021 il Manifesto del Giro d’Italia, Morbegno-Asti; la nomina a Maestro del Palio di Asti e il Manifesto del “sessantennale” del Panathlon Club Asti. Nel 2022 ha elaborato un logo stampato sulle magliette della StraAsti.

 

«Filippo Pinsoglio – a parlare di lui è Fabio Giuseppe Carlo Carisio Curatore e critico d’arte, presidente di Art & Wine Club – dopo una lunga carriera di espressività artistica variegata in cui ha saputo affascinare sia per la sua dovizia cromatica nei paesaggi delle vigne e del Piemonte, sia per le memorabili vignette di personaggi fiabeschi, raggiunge il culmine espressivo della sua cifra artistica

proprio con il ciclo delle oltre quaranta opere su Pinocchio, attinte dalla famosa fiaba di Collodi (alias Carlo Lorenzini). Ciò gli riesce sia per l’inimitabile impronta stilistica gestuale, sia per la tecnica mista utilizzata, che parte da un supporto anomalo come la tela di juta dalla tessitura molto grossa. Su di essa magistralmente stende dei collages di carta dipinta per creare un fondale alla Braque, quindi con l’acrilico delinea le figure vignettistiche, ora con il semplice profilo bianco, ora con la definizione cromatica di ogni dettaglio. Pregevole la picchiettatura e la peculiare stilizzazione dei contesti in cui agisce il burattino come le onde del mare o le nubi».

 

La mostra “Pinocchio, uno di noi” sarà visitabile fino al 24 luglio 2022 il sabato e la domenica dalle ore 15.30 alle 19. Ingresso libero e gratuito.

 

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