ALBA – Tra circa quaranta giorni (il 9 ottobre) è in programma il taglio del nastro per la 90ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo di Alba e in questo periodo di grande incertezza ci siamo chiesti: «Se ci sarà Fiera, come funzionerà dal punto di vista organizzativo?». La stessa domanda l’abbiamo girata al presidente dell’Ente Fiera, Liliana Allena, che gentilmente ci ha voluto aggiornare sulla situazione: «La Fiera si farà – ha dichiarato -, ma i primi giorni di settembre saranno decisivi per capire quali saranno le modalità organizzative. Ad oggi il quadro normativo rimane incerto e ci ritroviamo con una recrudescenza della pandemia. Se a questo aggiungiamo che ad agosto è stato complicato confrontarsi con i vari interlocutori, si può capire come tutto sia ancora in fase preliminare.
Nel corso di questa e della prossima settimana sono previste riunioni, che ci consentiranno di prendere la direzione definitiva. L’obiettivo è di essere pronti per il 9 di settembre, quando all’auditorium Horszoswki di Monforte è prevista la presentazione territoriale della kermesse». Partiamo dai punti fermi su cui si baserà la manifestazione: «Intanto confermiamo le date – puntualizza la signora Allena -si partirà il 9 ottobre con l’inaugurazione, il 10 aprirà il mercato del tartufo e si andrà avanti, ogni week end, fino all’8 di dicembre, allungando di un’ulteriore settimana la durata della Fiera. Al momento sono confermati tutti gli eventi che consentiranno un contingentamento del pubblico. Quindi i vari coking show in sala Beppe Fenoglio, l’Analisi Sensoriale e le Wine Tasting Experience. Sul sito della Fiera (www.fieradeltartufo.org, ndr) sono già aperte le prenotazioni e ci rincuora che ci siano già alcuni stranieri che hanno confermato la loro presenza. Il mercato, se non ci saranno stravolgimenti, si svolgerà nella tradizionale sede del Cortile della Maddalena. Sono confermate le mostre e le cene insolite».
Tutto ancora “abbozzato”, invece, per Alba Qualità: «In effetti – conferma la presidentessa – gli espositori vorrebbero avere conferme, che al momento non possiamo dare. Speriamo di poter prendere una decisione a breve. Lo stesso vale per il Palio e per tutti i vari appuntamenti di piazza. L’obiettivo primario è di salvare la 90ª Fiera, pian piano aggiungeremo quanto le normative ci concederanno. Anche in piazza Duomo vorremmo allestire “la cristalliera” già ad inizio ottobre, per ospitare una vetrina del gusto (il padiglione trasparente, ndr), ma dovremo capire se potrà convivere con la tappa del Giro d’Italia in programma per sabato 24 ottobre». Rimarrà nella storia come la prima fiera “a distanza”? «Di sicuro sarà una rassegna digitale. Il Castello di Roddi ospiterà un hub dal quale saranno trasmessi tutti gli eventi, che raggiungeranno tutti coloro che non potranno essere ad Alba. Roddi sarà la vera e propria sede distaccata della Fiera, che ospiterà molti appuntamenti, legati all’enogastronomia, diventando una nuova vetrina del gusto». Questo al momento è davvero tutto, restiamo in attesa dei confronti febbrili dei prossimi giorni, per avere un quadro più completo.