Festa della Repubblica, il sindaco Ezio Cardinale scrive ai giovani dianesi

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DIANO D’ALBA – L’appello ai giovani in occasione della Festa della Repubblica: con forza le parole del sindaco di Diano d’Alba Ezio Cardinale, hanno messo l’accetto sul bisogno di una comunità in cui proprio le nuove generazioni recitino un ruolo da protagonisti per uscire tutti insieme da questo periodo buio.

Questo il messaggio contenuto nella lettera a loro indirizzata:

Care e cari dianesi, colgo l’occasione della “Festa della Repubblica” per rivolgermi in particolare ai giovani. Siete voi, ragazze e ragazzi, ad avere “tra le mani” le sorti del futuro, vostro e al contempo di tutta la società. Non permettete che quest’ultimo lungo triste periodo vi scoraggi.

Avrà fine, così come la storia dell’uomo ci insegna e, soprattutto voi, sarete gli artefici di una nuova rinascita che, grazie anche a voi, dovrà essere proprio intesa nel senso più alto e giusto di risorgimento, di rinnovamento. Non lasciate chele azioni ignobili di persone senza scrupoli, che hanno come unico obiettivo il conseguimento, a qualunque costo, in qualunque modo, di sempre maggiori somme di denaro e/o di effimero, in quanto terreno, potere, vi allontanino dalla “Res Publica”, la “Cosa di tutti”, dall’impegno sociale.

Anche se i comportamenti spregevoli destano clamore e grande risonanza mediatica, sono compiuti da una esigua minoranza. Infinitamente più numerose sono, infatti, le persone che si comportano correttamente, che si impegnano a fondo, a volte sacrificando persino la loro vita, per raggiungere scopi moralmente elevati, non soltanto in favore dei loro cari ma di grandi comunità.

Il tutto nel più completo anonimato. Il “Milite Ignoto”, di cui il prossimo 4 novembre ricorrerà il centenario della traslazione della salma all’ Altare della Patria, ben rappresenta, ad esempio, la figura dell’anonimo servitore, che ha donato il suo bene più prezioso per un ideale di giustizia, di libertà. I comportamenti individuali sono comunque chiaramente collegati e intrecciati con quelli collettivi.

La società, il “sistema” non sono certo suddivisi in compartimenti stagni ma risultano una osmosi. Ogni decisione assunta da chi rappresenta la collettività porta conseguenze nella vita dei singoli, così come ogni azione individuale crea cambiamenti a livello generale. i Infine, non lasciatevi suggestionare da chi assegna, genericamente, meriti o demeriti assoluti ai vari settori della Nazione in relazione alla loro natura pubblica o privata. Le uniche vere differenze, nel bene e nel male, le determinano i pensieri e le azioni delle persone, sia che operino nel settore privato, oppure in quello pubblico e le generalizzazioni risultano improprie e persino ingiuste.

L’augurio più grande e sentito a voi, alle vostre famiglie, a tutte/i le/i dianesi, e non solo, è quello che termini al più presto questo ormai troppo duraturo periodo oltremodo difficile e che le sofferenze terribili, le difficoltà immani che si sono dovute affrontare non siano state vane ma che, invece, siano state utili a individuare le vere priorità e a rafforzare ancor più in chi già le possedeva e risvegliare in chi erano sopite, le attenzioni per la “Cosa di tutti”, che consente di essere estremamente liberi ma al contempo richiede grande senso di responsabilità.

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